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31
Mag

Un anno di Circolo della Pulce, festeggiate con noi!

Il Circolo della Pulce compie un anno. Un anno di denunce, di battaglie, di proposte, per migliorare la nostra Rapallo.

Domenica prossima, 5 giugno dalle ore 17.00, soci, simpatizzanti, amici e anche e soprattutto i… curiosi sono invitati a festeggiare questa ricorrenza presso il Ristorante Sapore di Mare, sul Lungomare. Sarà un’ottima occasione per conoscerci meglio, di persona, per scambiarci opinioni, proposte, idee, per sapere cos’ha fatto finora e cosa farà nel futuro il Circolo.

In modo semplice e informale, tra una striscia di focaccia e un bicchiere di vino, scambieremo quattro chiacchiere e, chissà, vi convinceremo a diventare soci per dare forza alle nostre-vostre idee.

Vi aspettiamo!

30
Mag

CEDIMENTI in Via Mameli, giudizio tecnico di Giovanni Raggio del Circolo della Pulce (corriere mercantile)

30
Mag

Palazzina evacuata, verifiche e polemiche a Rapallo

Terza notte fuori casa per i residenti. Oggi si attendono i controlli geologici. Tante critiche dalle opposizioni all’amministrazione.

Hanno trascorso la terza notte fuori casa, e attendono gli esami geologici, i tre evacuati di Rapallo, sloggiati dalla palazzina al nume 255 di via Mameli, dove si sono formate pesanti crepe e dove si teme per la stabilità complessiva dell’edificio. L’evacuazione risale a venerdì sera, quando sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco. Oggi, dovrebbero aver corso le necessarie verifiche geologiche, a cura della ditta, la Bianchi Derege, che sta effettuando i lavori per realizzare la nuova chiesa di Sant’Anna e l’autorimessa interrata compresa nel progetto. A quel cantiere dovrebbe essere da attribuire l’improvvisa instabilità della palazzina confinante. Ovviamente, in attesa dei risultati delle analisi, rimangono fermi anche i lavori dello stesso cantiere.

A Rapallo, un po’ tutti i gruppi e movimenti di opposizione criticano l’amministrazione comunale, sostenendo che da tempo ci fossero elementi per fermare i lavori della nuova chiesa. Il Circolo della Libertà 61 ricorda come una prima interrogiazioen di Armando Ezio Capurro risalga al 14 aprile, con richiesta di verificare “se la posa dei pali per le fondazioni della chiesa di Sant’Anna fosse conforme al progetto e alla buona tecnica”. Il 1 maggio, invece, una nota dello stesso Circolo documentava, anche con foto, cedimenti sul manto stradale di via Mameli.
“Ci saremmo aspettati una decisa presa di posizione in difesa della sicurezza dei cittadini e a salvaguardia dei beni pubblici – dice la nota diffusa dal Circolo della Pulce – anche per farsi perdonare quanto trascurato in precedenza. Invece, incredibilmente, l’amministrazione definisce “fatalità” quanto accaduto”.
Fa un po’ di storia Raffaella Cecconi per Sinistra Ecologia e Libertà: “la sinistra di Rapallo – dice – esprime da molti anni dubbi e perplessità sulla costruzione della nuova chiesa così lontano rispetto al quartiere storico di Sant’Anna, per un progetto che non considera le esigenze di una quartiere soffocato dalle case e dal traffico e soprattutto per l’operazione dei box interrati, una speculazione di cui la zona e la città non avevano bisogno”.

Redazione Radio Aldebaran – www.radioaldebaran.it

30
Mag

“Urla nel silenzio” – la voce inascoltata dei cittadini nel silenzio dell’Amministrazione

La gravità della situazione dell’edificio dissestato adiacente al cantiere della nuova chiesa di S.Anna deve essere notevole, visto che si è scomodato niente meno che il portavoce del Sindaco, mai sentito in questi 4 anni di Amministrazione Campodonico.

Senza entrare nel merito della vicenda, di cui si occuperanno le istituzioni competenti, dobbiamo purtroppo rilevare che questa Amministrazione continua a non ascoltare i cittadini e a non fare idonea informazione verso di essi. Già qualche settimana fa venne segnalata la presenza di dissesti nella sede stradale di via Mameli, ma non venne data nessuna risposta, nè dagli Assessorati, nè dagli uffici tecnici.

Non ci stupiremo se non ci saranno colpevoli. Del resto non è stata appurata alcuna responsabilità in merito ai gravi danni subiti dall’Asilo Rainusso e di conseguenza nessuno ha risarcito i danni al materiale didattico (400 euro… una cifra enorme per le povere casse del Circolo Didattico). Non c’è nemmeno responsabilità umana per i ritardi nei lavori del ponte mobile e della copertura della piscina di S.Pietro e la condensa che si forma nella piramide di fianco al chiosco della musica è certamente dovuta ad un inspiegabile e imprevedibile fenomeno naturale… (!).

Oggi ci saremmo aspettati una decisa presa di posizione, in difesa della sicurezza dei cittadini e a salvaguardia dei beni pubblici, anche per farsi “perdonare” quanto trascurato in precedenza, e invece, incredibilmente, l’Amministrazione definisce “fatalità” quanto accaduto.
Siamo basiti… invece di intervenire nell’interesse della città, essa fornisce giustificazioni ai privati.
L’immobilismo che distingue questa Giunta diventa attivismo sfrenato quando si tratta di interessi privati: per gli alberghetti è stata richiesta alla Regione una modifica normativa, per la strettoia di S.Michele si vuole interessare il Consiglio dei Ministri. E per il cantiere dei box e chiesa di S.Anna si difende maldestramente l’operato dell’Impresa con giustificazioni sinceramente inaccettabili.

Noi del Circolo della Pulce crediamo che l’interesse pubblico (quello vero!) debba venire per primo e che i cittadini debbano essere informati, sempre e comunque. Lo devono essere preventivamente quando si tratta di opere di rilievo, nel loro sviluppo, e senza ritardi e con trasparenza quando si tratta di problematiche gravi e pericolose quale quella di cui si discute oggi. Per cui d’ora in poi non ci limiteremo più a denunciare le mancanze di questa Amministrazione cercando di collaborare educatamente con proposte, ma ci impegneremo in prima persona affinche nel 2012 si possa realmente votare una alternativa a questo modo di fare politica.

Il Direttivo del Circolo della Pulce.

27
Mag

Circolo della Pulce: altra soluzione possibile per il tunnel Rapallo/Fontanabuona (dal nuovo Levante)

22
Mag

Prevenire è meglio che… polemizzare

Purtroppo dobbiamo rilevare che la politica oggi è fatta di pressapochismo, di slogan, di buoni propositi e di poca, pochissima competenza. Questa è lasciata ai “famigerati tecnici, gli esperti che devono fare i progetti e che sono inappellabili (salvo poi dar loro tutta la colpa se la proposta è proprio inaccettabile). A Rapallo abbiamo già vissuto una vicenda del genere, con il depuratore che l’Amministrazione aveva superficialmente previsto in via Betti (non avendo mai capito realmente la dimensione dell’impianto e le implicazioni connesse alla sua realizzazione) e che poi è stato spostato grazie alla retromarcia della stessa Amministrazione che ha opportunamente dato la colpa ai tecnici.

Ora stiamo per vivere un deja-vu, stiamo per rivedere la farsa del rimpallo delle responsabilità tra diversi livelli istituzionali, tra politici e tecnici. L’oggetto del contendere sarà il Tunnel della Fontanabuona.
Oggi è stato annunciata la presentazione del progetto di Società Autostrade per il Tunnel Fontanabuona-Rapallo. Ne sono stati anticipati alcuni elementi e da quanto letto si tratta dello sviluppo del tracciato già presentato dal presidente Burlando, a Cicagna nel 2009. Non si può, quindi, parlare di novità. Non può, quindi, l’Amministrazione di Rapallo dare la colpa anche questa volta ai tecnici, alla Provincia, alla Regione, o a chi altro.

Questa infrastruttura è indubbiamente una grande occasione per Rapallo, soprattutto dal punto di vista economico, una opportunità di rilancio di un’economia locale asfittica e sempre più fragile e vorremmo sia chiaro che noi del Circolo della Pulce siamo favorevoli alla sua relizzazione, ma per Rapallo non è assolutamente accettabile il tracciato proposto.
Qualche anno fa Burlando riesumò l’ormai centenaria vicenda del collegamento diretto tra costa ed entroterra e i sindaci della Fontanabuona furono subito concordi nell’indicare Rapallo come migliore sbocco della galleria. Da Rapallo si rispose “va bene, ma con accesso diretto in autostrada”, per togliersi subito da ogni problema (senza alcun approfondimento, senza vagliare ipotesi alternative che potessero ottimizzare l’opera e trarne ulteriori vantaggi a livello locale comunale). Ecco ora l’accesso diretto in autostrada voluto: il progetto che tra qualche giorno sarà presentato prevede due gallerie, una tra la Fontanabuona e la vallata di S.Andrea di Foggia ed un’altra da qui alla vallata di S.Maria dove ci sarà lo svincolo di immissione in autostrada.
Quale sarà l’impatto sul territorio rapallese?

Un viadotto di 200 metri nella vallata di S.Andrea di Foggia ed uno svincolo nel bel mezzo delle colline di S.Maria, proprio alle spalle della chiesa parrocchiale!!.

Questo è un prezzo troppo alto per Rapallo! Tutto quello che è fuori dalla cinta ferroviaria, dal centro della città è considerata una terra di nessuno da attraversare, senza nessuna attenzione per la qualità della vita. Altro esempio fulgido di questo periodo è la terza corsia prevista per via Mameli…
S.Anna, S.Maria, S.Andrea di Foggia non sono parte della città, non sono luoghi abitati da cittadini con uguali diritti, ma sono soltanto spazi da attraversare, da sacrificare sull’altare della mobilità, della dea automobile. Quello che dovrebbe essere comodità per vivere meglio -tutti!- si mangia il nostro spazio e ci fa vivere peggio.

Una buona amministrazione è, secondo noi, quella che conosce bene il territorio sui cui ha giurisdizione e che sulla base di tale conoscenza ha ben chiaro cosa serve e come lo si può fare. Sulla base di questo assunto dobbiamo affermare che la Giunta e la maggioranza che oggi governano Rapallo non fanno buona amministrazione!
Questa amministrazione non ha eccepito alcunchè su un tracciato chiaramente troppo impattante per Rapallo, perchè non l’ha mai studiato, perchè evidentemente non ha saputo leggere le planimetrie presentate, e perchè ci pare chiaro che non conosca realmente il territorio che amministra visto anche che diversi suoi esponenti hanno più volte proposto un casello per S.Margherita, come se si potesse collegare il comune nostro vicino con l’autostrada senza passare attraverso la vallata del S.Maria e del Boate!!

Facile ora prevedere la nascita del comitato “anti-viadotto a S.Andrea di Foggia” e del comitato “no allo svincolo a S.Maria”. Facile prevedere le dichiarazioni degli esponenti della maggioranza che si diranno concordi con i comitati nel giudicare negativamente il tracciato proposto dalle Autostrade, dalla Regione, dai famigerati “tecnici”.
Fin troppo prevedibili i politici rapallesi, sempre pronti a galleggiare sulle acque torbide delle polemiche, delle battaglie tra cittadini, tra diversi comitati di quartiere.
Ma questa volta sia chiaro che non hanno alibi: il tracciato è in elaborazione da tre anni, le istituzioni comunali avrebbero dovuto farsi sentire al momento giusto, sia per far valere le legittime istanze dei propri amministrati ed anche per evitare spreco di denaro pubblico nella redazione di progetti inutili, di varianti, di spostamenti e per evitare di perdere tempo e dare finalmente a Rapallo le infrastrutture necessarie.

Come già detto noi siamo favorevoli al Tunnel per la Fontanabuona e non siamo “gli ambientalisti del no”, altro alibi molto usato dalle amministrazioni che non sono in grado di fare il proprio dovere e hanno bisogno di dare la colpa a qualcuno. Un’alternativa per avere il tunnel con minore impatto e maggiore utilità per Rapallo esiste ed è quella che proponiamo: fare uscire la prima galleria nella zona delle cave di S.Pietro alta, area scarsamente abitata, schermare opportunamente il breve tratto all’aperto e realizzare una seconda galleria, sotto la collina tra Savagna e S.Pietro che si immetta direttamente nell’attuale svincolo del casello di Rapallo, in modo da utilizzarlo anche per il nuovo collegamento. In questo modo il tratto casello di Rapallo – zona cave potrebbe essere utilizzato anche localmente come strada alternativa a via S.Pietro, alleggerendo questa frazione dal traffico di mezzi pesanti diretti alle zone industriali vicine.

Noi crediamo che per amministrare ci voglia competenza e condivisione: la competenza della conoscenza del territorio e la condivisione delle scelte con i cittadini. Ma questa condivisione deve essere attuata prima di realizzare le opere, non a posteriori scegliendo il comitato che può dare più voti!
Noi vogliamo cambiare il modo di far politica e questo è il metodo che noi proponiamo.

21
Mag

Strettoia di San Michele, si cerca il pubblico interesse

La villa da abbattere a San Michele

Intanto, il Circolo della Pulce chiede di modificare il tracciato del tunnel della Fontanabuona, per quanto riguarda l’ingresso a Rapallo.

Un nuovo giallo sorge circa la strettoia di San Michele, a Rapallo. Il consigliere Armando Ezio Capurro diffonde, infatti, un documento giunto in Comune dalla Regione, in cui l’ente superiore dispone “la sospensione delle determinazioni di propria competenza con divieto di demolizione nelle more del perfezionamento dei procedimenti”. Questo, in ragione della mancanza di interesse pubblico, individuata dai tecnici regionali. Probabilmente, la situazione dovrebbe risolversi con la dichiarazione di pubblico interesse votata in consiglio comunale. Comunque, si vedrà. Nel frattempo, il Circolo della Pulce, pur dicendosi pienamente favorevole all’opera, critica il tracciato previsto per il tunnel Rapallo – Fontanabuona, a causa del viadotto sotto Arbocò e dello svincolo nella valle di Santa Maria. “Meglio una uscita sulla zona alta di San Pietro – dicono dal Circolo – ed un’altra galleria sotto Savagna che colleghi direttamente il tunnel al casello attuale”.

Redazione Radio Aldebaran – www.radioaldebaran.it

1
Mag

40 bambini non potranno essere accolti alla scuola dell’infanzia a causa della mancanza di posti disponibili

La Vita è ormai soltanto un costo?

Proprio qui nel Tigullio, cioè il luogo che ha il tasso di fertilità più basso del mondo, sta avvenendo qualcosa di apparentemente inaspettato: nella nostra Rapallo il numero di bambini in età prescolare sta aumentando. Si tratta ormai di un trend consolidato: nel 2005 si resero necessarie due classi in più di scuola dell’Infanzia (aperte presso la scuola di via Bobbio a S.Anna) e oggi, nel 2011 il numero di iscritti ha di nuovo superato i posti disponibili. Se da un lato la notizia fa piacere, perchè segno di una città che ha fiducia nel futuro e nell’accoglienza della Vita, essa ci mette davanti ad una realtà molto grigia e triste: la Scuola dell’Infanzia (quella che un tempo si chiamava Scuola Materna), cioè quel luogo in cui il bambino inizia a conoscere il mondo al di fuori della famiglia e ha i primi, importantissimi, insegnamenti su come muoversi in questo “nuovo” mondo, è considerato soltanto un costo.

Le iscrizioni alle due scuole statali per l’Infanzia di Rapallo per il prossimo anno scolastico 2011/2012 hanno superato, come detto, i posti disponibili. Ben 30 bambini che compiono i 3 anni nel 2011 e 10 bambini che li compiranno nei primi mesi del 2012 e pertanto accoglibili come “anticipatari”, non potranno frequentare la scuola. L’istituzione scolastica locale, cioè il Circolo Didattico che gestisce le scuole statali dell’infanzia e primarie (elementari) di Rapallo e Zoagli ha prontamente richiesto al Ministero l’assegnazione del personale necessario per aprire una nuova classe, ma la logica imperante oggi è “tagliare, tagliare, tagliare”. Anche se rinunciarvi è ormai inaccettabile per dei genitori responsabili, la Scuola dell’Infanzia non è obbligatoria per Legge, per cui lo Stato non si sente in dovere di rispondere alle richieste delle famiglie: una nuova classe si assegna soltanto nel caso una analoga classe sia persa per mancanza di iscrizioni da un’altro istituto scolastico. Nell’organico stabilmente assegnato al Circolo Didattico non sono state previste le due nuove insegnanti necessarie.

Inutile commentare questi tristi fatti, inutile dire dei disagi a cui andranno incontro le famiglie che non hanno visto accolti i propri figli dalla Scuola, cioè da una delle istituzioni più importanti di una Comunità, di una Nazione.

Ora la partita si sposta a livello regionale: c’è ancora la possibilità che vengano assegnate le due insegnanti in modo “precario” in base a complessi e farraginosi sistemi burocratici che non stiamo ad approfondire perchè ostici a qualunque profano. Quello che conta è che la Direzione Regionale, organo periferico del Ministero, conceda l’aumento di organico. A questo punto tutta la cittadinanza rapallese e i suoi rappresentanti devono unirsi nel chiedere a gran voce una risposta positiva ai bisogni dei propri figli: esortiamo l’Amministrazione Comunale e, soprattutto, i due Consiglieri Regionali rapallesi, Capurro e Bagnasco, a fare tutto il possibile, a tutti i livelli, istituzionali ed extraistituzionali, per giungere ad una positiva soluzione della vicenda.

I sottoscritti, i genitori dei bimbi coinvolti e tutta la comunità rapallese non mancheranno di ringraziare chi si impegnerà in questa battaglia.