San Giorgio: il Ponte!
Genova Ponte San Giorgio: oggi per me, ma credo per ogni Ligure non è una festa, ma un Tributo:
un Tributo alle 43 vittime, dato col magone di chi ancora aspetta giustizia,
un Tributo a tutti gli operai che hanno lavorato senza sosta,
un Tributo ad una Città piegata dal dolore, che nel dolore ha trovato la forza,
un Tributo a tutte quelle attività che hanno abbassato le serrande,
un Tributo a tutti coloro che hanno lasciato la propria casa,
un Tributo ad una Regione e ad uno Stato che hanno saputo lavorare insieme,
un Tributo per chi il nuovo ponte non lo percorrerà sino a quando, dopo l’appello del ricordo doloroso delle 43 vittime, saranno elencati anche i nomi di chi le ha uccise.
Genova c’è e nel silenzio andrà sino in fondo!
Pulce Nadia Molinaris
MONTALLEGRO: una serata insieme e speciale
Fede, Cultura e Tradizione nella sera del 14 agosto al Santuario di Montallegro, con eccezionale corsa in notturna della funivia.
“ L’ATTESA e L’ASCOLTO” serata speciale imbastita e rifinita a quattro mani insieme al Rettore Gianluca Trovato. In questo anno 2020 dove la distanza tra noi è imposta per Legge, abbiamo voluto creare un momento d’ incontro, che pur nel rispetto delle norme di sicurezza, ci permetta, oltre alla Liturgia, di stare insieme, ascoltare, dialogare e sorriderci, ravvivando quella che in passato era una sentita tradizione Rapallese: il salire al tramonto al Santuario, per partecipare alla S. Messa di mezzanotte dell’Assunzione di Maria Vergine in cielo.
“ L’ATTESA e L’ASCOLTO”
Nuovamente insieme, ma nel rispetto delle norme Covid, affidate anche al buon
senso di ciascuno
ore 19.30: partenza dalla Chiesa di S. Bartolomeo a piedi, lungo l’antica Mulattiera del XVII secolo, guidati da Roberto Basso del C.A.I. oppure
ore 20.30: dal piazzale e in funivia, salita panoramica (o con propri mezzi)
L’ATTESA:
ore 21.15: sul
piazzale, Eugenio Brasey illustra
storia, fregi e stemmi della facciata,
conclude Stefano Garofano
ore 22.00: pausa conviviale con mini rinfresco servito (*)
ore 23.15: breve processione con
fiaccolata lungo la via del Pellegrino e benedizione della restaurata edicola 4
danneggiata dal temporale.
ore 23.50: rientro in chiesa e Santa Messa di mezzanotte
celebrata da Mons. Corrado Sanguineti Vescovo di Pavia
ore 00.50: discesa in funivia, aperta straordinariamente per l’occasione
L’ASCOLTO:
Titta Antonella Arpe, interprete Lingua dei Segni Italiana, tradurrà sia dal piazzale che dall’altare, per i nostri invitati speciali.
E scopriremo insieme che anche il silenzio ascolta, ha voce e può dialogare, così come gli stemmi e i volti muti della facciata, ci anticipano quella Storia che ognuno vorrà ascoltare entrando.
Nel ringraziare tutti coloro che hanno collaborato e chi vorrà partecipare, il presente vale da invito.
Don Gianluca Trovato insieme a Pulce Nadia Molinaris
Info Circolo della Pulce : cell. 320 0610660 (dalle ore 20 alle 21.30)
Preghiera: “Passa avanti tu, dolce Maria”.
Ti guardo amandoti, dolce “quadretto” del transito di Maria in questa notte di veglia e di attesa.
Ti guardo nell’ultimo istante della tua vita quaggiù, Madonna vestita di nero, distesa, dolcissima, nel tuo ultimo pianto di Madre e la mia preghiera è un sussurro:
“Passa avanti tu, dolce Maria” in questa strada dolorosa, che ci fa tanto paura, ma che sappiamo portarci alla casa sicura.
Passa avanti tu, o madre, nella difficile traversata, perchè non ci manchi mai il desiderio del cielo, pur nel timore che ci manchi la terra.
Passa avanti tu, Maria, perchè le lacrime frenano lo slancio, non ci manchi mai il desiderio di eternità, pur appagati da un tranquillo presente.
Passa avanti tu, Maria, perchè la ricchezza ci incatena il cuore, non ci manchi mai il desiderio di pienezza, pur distratti dall’orgoglio di ciò che possediamo.
Passa avanti tu, Maria, che ci hai insegnato a cantare “Magnificat anima mea Dominum”perché non ci manchi mai il desiderio di Dio, vincolati nella convinzione della nostra temporanea grandezza.
Passa avanti tu, Maria, perchè così siamo sicuri che in quell’ultimo istante sarai tu a prenderci per mano e a portarci nell’intramontabile luce di Dio.
(il Rettore Don Gianluca Trovato)
Ciao Mario… un ricordo in questo strano giorno
Ciao Mario, in questo strano giorno, che voglio pensare come il tuo ultimo “colpo di scena”, salutarti per l’ultima volta di martedì grasso, dove i tuoi amici non potranno entrare in Chiesa per le misure di emergenza…
Eravamo tutti ragazzi… in quei primi anni ’70 e come tutti i ragazzi non era così facile “domarci” eppure Mario Forella, tutta una vita dedicata al Teatro, ci era riuscito. Quasi tutte le sere ci trovavamo all’Auditorium delle Clarisse e sotto la sua Regia severa, ma amorevole, eravamo riusciti ad animare il nostro Auditorium con una Compagnia giovane che quando mise in scena la “Cantata del fantoccio lusitano” ricevette non solo applausi “in patria”, ma partecipando a Pesaro al festival delle Compagnie teatrali, ottenne il secondo posto a livello Nazionale, un’ opera di Peter Weiss, inoltre non facile, per il suo grido di accusa verso le dittature e le brutalità umane. I ricordi e le emozioni sono tanti, l’ Elena Serra che ancora bimbetta e timida ci spiava dietro le quinte, un giovane Federico Ermirio al pianoforte, ai suoi primi passi come compositore e un Sandro Sansò che, se non ricordo male scriveva per “il Lavoro” e ci fece la prima recensione. Ricordo quel viaggio in pullman sino a Pesaro, tutti allegri come lo sono i ragazzi, a ridere e cantare a squarciagola, con Mario che ci urlava di stare zitti per non perdere la voce… In allora infatti sul palco, chi recitava non aveva il microfono come ora, ma era la propria voce ben impostata e piena, che doveva arrivare sino allo spettatore dell’ultima fila… e così alla sera, molti di noi con la voce roca, nessun panico però,
< stasera mangiate acciughe salate> ci disse, si diceva che fosse un rimedio miracoloso proprio per la voce, fatto è, che la nostra rappresentazione fu apprezzatissima dalla giuria: un secondo posto a livello Nazionale ottenuto grazie alla sua bravura, alla sua caparbietà di portarci ad un alto livello e perché no, anche a quel suo linguaggio severo, un po’ ruvido, ma sempre scherzoso, con cui ci esortava a fare meglio.
Eravamo una bella Compagnia, nessun primo attore, tutti uguali, sereni e spensierati, tutti insieme come una bella famiglia, dove Mario fu per noi, in quegli anni, come un padre. Grazie Mario, resterai sempre nel mio e nostro cuore.
Un abbraccio affettuoso a Mercedes, Monica e Maura
Nadia Amalia Molinaris
Solo un semplice dei tanti ricordi, di una grande persona che plasmò il carattere di molti giovani insegnandoci non solo a calcare il palco del teatro, ma anche quello della vita. Grazie
Grazie Giovanni Pernigotti
Giovanni Pernigotti se ne è andato, con quel suo passo sicuro e cadenzato, nonostante i suoi anni, salendo l’ultima creuza…
E lo vogliamo ricordare così, con queste immagini e col nostro grazie per il grande contributo che ha dato alla storia della nostra città, al suo impegno verso il Circolo della Pulce portandoci le sue pagine di storia inedita che, grazie alla sua disponibilità, resteranno scritte in quella storia della nostra Mulattiera per Montallegro che ci siamo impegnati a realizzare.
E qui riportiamo, soprattutto per i più giovani, quel suo sogno che si è realizzato qualche hanno fa, che da solo dice tutto sull’importanza dei “nostri grandi vecchi” come affettuosamente li chiamiamo noi liguri, sulle impronte che hanno lasciato, su ciò che ci hanno donato e che è nostro dovere preservare e ricordare.
Grazie Giovanni
Il nostro abbraccio ai figli e ai famigliari tutti.
Circolo della Pulce
<Io ho un sogno, ma il tempo passa e non so come realizzarlo, per questo mi rivolgo a lei affinchè mi aiuti, perché di tempo non ne ho più tanto>
Con queste parole, Giovanni, classe 1924, si rivolse alla Pulce.
Era il luglio del ’44 io vivevo con la mia famiglia a Montallegro, il 28 ci avvisarono che i tedeschi avrebbero perquisito la zona, da lì a poco arrivò un sergente della divisione Monterosa insieme alle SS e iniziarono a perquisire le case; anche la mia stanza fu messa a soqquadro, non trovarono nulla, finchè un signore in abito chiaro entrò qualche minuto, per poi urlare di perquisire nuovamente e bene. Sotto il materasso spuntarono una pistola e due bombe, non erano mie, ma a nulla valse ripeterlo, venni arrestato e fatto scendere a piedi sino a Rapallo e caricato su un camioncino. Eravamo in 7, tra cui Nespolo, il nonno di Renato Barcucci, Gigetto che piangeva perché aveva una bimba di 6 mesi e Giovanni Maggio che sarebbe poi diventato il primo sindaco della Rapallo liberata. Maggio cercò di tranquillizzarci dicendoci < se ci portano a Chiavari non c’è più nulla da fare, ma se ci portano a Portofino una piccola speranza c’è> Restai col fiato sospeso fino al bivio e quando vidi che la direzione era Portofino incominciai a pregare e sperare. Per 5-6 giorni ci interrogarono, io fui l’ultimo e mi dissero di scrivere a mia madre perché la mattina successiva, alle 6, ci avrebbero fucilati tutti. Mi rifiutai, forse ancora aggrappato a quella piccola speranza, dicendo loro < voi uccidete degli innocenti> Mi rinchiusero nella stanza all’ultimo piano di quella torre, con un’unica piccola finestra quadrata dalla quale, come dentro ad una crudele cornice, si vedeva, dritto dritto, il Santuario di Montallegro. Pregai e pregai quella Madonna ai cui piedi ero cresciuto. Alle 5 ci urlarono nuovamente che a breve ci avrebbero fucilato, poi, rumori di passi avanti e indietro e frasi concitate che non capivo, ma passarono le 6. ed eravamo ancora vivi, continuai a guardare il Santuario e a pregare. Verso le 7 ci dissero di andarcene, facendoci uscire due a due; incominciai a piangere mentre camminavamo svelti lungo la strada per Rapallo; a metà percorso una carrozza ci diede un passaggio, fino all’Excelsior però, perché aveva paura ad entrare in Paese. Senza mai fermarmi arrivai finalmente a Montallegro, non vedevo l’ora di riabbracciare mia madre e come misi piede all’entrata del viale, il Rettore sul piazzale, vedendomi iniziò a suonare le campane. Lo so che quella mia prigione oggi è una villa privata, ma il mio sogno è tornare in quella torre, in quella stanza a guardare Montallegro, anche solo per un istante, per dire alla Madonna: <grazie>.
E il 2 luglio del 2015, proprio nel giorno dell’apparizione, l’allora Sindaco di Portofino Giorgio D’Alia, grazie alla disponibilità della Famiglia Savinelli oggi proprietaria della villa, Giovanni Pernigotti, realizzò il suo sogno restando immobile per qualche minuto di fronte a quella piccola finestra, davanti al Santuario di Montallegro, con gli occhi lucidi e il cuore pieno di gratitudine alla nostra Vergine in un momento tutto suo …
http://www.parcoportofino.com/parcodiportofino/it/readnews.page?contentId=NEW15548#.XkvVURNKgWr
Convocazione Assemblea Ordinaria dei Soci 2018/2019
A tutti i gentili Soci del Circolo della Pulce,
Oggetto:
Si comunica che l’ Assemblea in oggetto avrà luogo presso la saletta del Ristorante Sapore di Mare (Lungomare Vittorio Veneto 32) in data 30 Aprile 2019 alle ore 00,10 in prima convocazione, e MARTEDI’ 30 APRILE p.v. DALLE ORE 14:00 IN SECONDA CONVOCAZIONE, per discutere e deliberare sul seguente
ORDINE DEL GIORNO:
- Approvazione bilancio consuntivo 01.01.2018 – 31.12.2018
- Approvazione bilancio preventivo 01.01.2019 – 31.12.2019
- Evoluzione ed indirizzo del Circolo
- Varie ed eventuali
Ringraziando tutti coloro che vorranno partecipare personalmente si ricorda a chi non potesse intervenire che potrà farsi rappresentare da altro Socio che ne abbia i requisiti, munito di semplice delega. Si ricorda anche che il Circolo, per tutto ciò che fa, ha come unica entrata il ricavato di contributi volontari e delle iscrizioni, per questo mi permetto di rammentare a chi non lo avesse ancora fatto, il versamento della quota per l’anno 2019 (Euro 15,00 se unico iscritto – Euro 10,00 se più iscritti dello stesso nucleo famigliare). Cordiali saluti
Il Presidente pro tempore (Eleonora Mastellone)
Associazione Culturale Apartitica senza scopo di lucro “CIRCOLO della PULCE” fondata il 04 Giugno 2010 – Rapallo – Via Langano, 32 C.F.: 91043450104
DELEGA di RAPPRESENTANZA e VOTO:
Io sottoscritto/a (Cognome/Nome Socio delegante) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
impossibilitato/a ad intervenire all’Assemblea dei Soci che si terrà il giorno 30.04.2019 presso il Ristorante Sapore di Mare – Lungomare, Rapallo – dalle ore 14,00
DELEGO
il/la Socio/a. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
a rappresentarmi all’Assemblea stessa e nelle eventuali decisioni anche quelle conseguenti il punto 4)
dell’ O.d.G. Fin da ora preciso di approvare pienamente il suo operato.
Cordiali saluti.
. . . . . . . . . . . . . . . , lì . . . . . . . . . . . . . . . . firma (*) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
(*) firma del Socio delegante o diversa autorizzazione anche telefonica)
Per convalida
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .(Il Presidente)
N.B.:un Socio può farsi rappresentare, nell’Assemblea, da un altro Socio che abbia diritto al voto
Ogni socio può avere un massimo di 4 deleghe.
Documentazione visibile in sede previa telefonata al 320 0610660
Svincoli alberghieri… ma
Innanzitutto precisiamo che non facciamo salti di gioia davanti agli SVINCOLI ALBERGHIERI, ma che nel caso degli “Alberghetti” e dell’ Hotel Savoia, abbiamo ingoiato il boccone, in quanto stanti i fatti, sono ineluttabili, ma chiediamo che almeno sia imposto il RIPRISTINO delle facciate, soprattutto per gli Alberghetti, con gli ANTICHI DECORI di cui se necessitate, possediamo fotografie dettagliate.
Quello che CI STUPISCE è che alcuni Politici stiano facendo battaglie a spada tratta ESSENDO PROPRIO LORO la causa primaria di questi svincoli e ci spieghiamo:
1 – LO SVINCOLO di questi Alberghi è NEL NUOVO PUC con tanto di dettagli leggibili da tutti;
2 – IL PUC è stato redatto da UN COMMISSARIO e le Amministrazioni comunali che si sono succedute non hanno potuto dire nulla in merito al PUC, né andarlo a leggere, né discuterlo democraticamente come sarebbe stato più giusto;
3- Se n’è occupato un COMMISSARIO, perché proprio chi è tra coloro che oggi urla alla fine della nostra Città a causa di tali svincoli, pur avendo nel 2005 adottato il PUC, HA SOLLEVATO poi nel 2007, con tanto di Leggi alla mano che già esistevano nel 2005, interpretate nel proprio ruolo di OPPOSIZIONE nel modo più restrittivo, L’INCOMPATIBILITA’ dell’ AMMINISTRAZIONE a REDIGERE IL PUC , COSTRIGENDO di fatto tutte le SUCCESSIVE AMMINISTRAZIONI A DICHIARARSI anche loro INCOMPATIBILI, per non incorrere in una denuncia.
4- Il risultato è questo: UN PUC NON SCRITTO DA NOI, MAI DEMOCRATICAMENTE DISCUSSO, che prevede appunto LO SVINCOLO DI QUESTI ALBERGHI.
5- POICHE’ il latte è versato, ciò che ora ci sta a cuore (detto per inciso non scriviamo queste righe per prendere voti alle prossime elezioni, ma per amore della nostra Rapallo) è RICORDARE a questa Amministrazione e a quelle che verranno che, se tali cantieri dovessero partire in contemporanea, come pare dagli articoli sulla stampa
- OGNI APPARTAMENTO IN PIU’ che, checchè se ne dica da chi non fa il mio mestiere, SI VENDERANNO, perché nuovi, in edifici di pregio, vista mare,con terrazzino e posto auto, in centro e soleggiati, a pochi passi dalle spiagge…
- sono mediamente 3 PERSONE IN PIU’,
- che avranno mediamente 2 AUTO e 2 MOTO ciascuna e un unico posto auto, che circoleranno per le nostre strade e parcheggeranno nei nostri parcheggi,
- 3 PERSONE IN PIU’ che produrranno ACQUE NERE e BIANCHE,
- 3 persone che diventeranno circa 120 persone in totale, con 120 veicoli circa circolanti in più…
ORA, poichè
viabilità, traffico,parcheggi e scarichi
acque bianche e nere sono già CRITICI, vetusti
e al limite adesso, chiediamo alle relative AMMINISTRAZIONI che concederanno le
licenze edilizie, di impegnarsi anche
per metter mano seriamente a
quanto elencato sopra, al fine di
rendere vivibile e fruibile la Città e relativi servizi.
Il Direttivo Circolo della Pulce
Nadia Molinaris
C.d.P. Sospensione riunioni mensili.
Il Circolo della Pulce, nello stringersi attorno al caro amico e socio fondatore Yasser per gli ingenti danni subiti, dando tutta la propria disponibilità, comunica che le abituali riunioni mensili aperte a tutti e che si svolgevano nella saletta interna del Sapore di Mare danneggiato pesantemente dalla mareggiata del 29/30 ottobre scorso, SONO SOSPESE, a data e luogo da destinarsi; mentre le decisioni di direttivo continuano ad essere prese collegialmente nel gruppo via WhatsApp. Restiamo comunque sempre a disposizione di TUTTI COLORO che VORRANNO SEGNALARCI qualche problematica, garantendo l’anonimato, sia contattandoci via mail ad o via telefono al 320 0610660 – ore pasti.
GRAZIE e scusate il disagio. Pulce
FORZA YASSER SIAMO TUTTI CON TE!
ciao Mirella… dipingi il Paradiso per noi
E’ difficile trovare le parole per esprimere il dolore ed il vuoto che lascia la scomparsa di Mirella Manara Bergonzini , grande pittrice, con la sua semplicità, innamorata di questa nostra terra, della quale ha ritratto gli angoli più belli e spesso dimenticati, con una precisione di particolari che hanno reso le sue opere le uniche “fotografie” di molti scorci, oggi non più visibili, distrutti da un’epoca insensibile alla storia e che avanza a grandi passi.
Negli ultimi tempi proprio per aiutarmi in quella mia voglia di scrivere la storia della nostra antica Mulattiera, eravamo spesso insieme condividendo i ricordi, le immagini e la stessa rabbia di fronte a chi insensibilmente si dimentica delle nostre radici, quelle radici che fanno crescere ogni anno germogli, che se non si preservano portano alla desertificazione delle tradizioni, di una terra, la nostra, che basta fermarsi a guardarla per sentire tutto ciò che ha da raccontare e Mirella, è stata lo sguardo e l’orecchio attento di ogni suo racconto. Voglio ricordarla quando nel cercare una foto dell’antica locanda del viandante, che si trovava lungo la nostra mulattiera ed oggi demolita, lei mi portò tutti i suoi quadri, i suoi schizzi con tanto di data, mi portò a casa sua a fotografare e catalogare tutte le sue opere inerenti, contenta come una bambina di fronte ad una festa a sorpresa, di poter contribuire… e il contributo lo ha dato, a mani piene, col suo vivere, col suo essere, con ogni pennellata di colore… Mi mancherai e non solo a me Mirella, ma voglio dirti ancora un ultimo grazie per tutto ciò che hai creato e che ci hai lasciato, sicura che starai dipingendo in Paradiso per noi, gli scorci della nostra terra, per farcela ritrovare quando ti incontreremo…
Pulce (come ti piaceva chiamarmi)
Tutto il Circolo e personalmente, siamo vicini ai famigliari esprimendo il nostro più sincero dolore.
Il Direttivo Circolo della Pulce
PER NOI LIGURI SARANNO SEMPRE le ORE 11 e 36
PER NOI LIGURI SARANNO SEMPRE LE ORE 11 e 36
Sino ad ora il mio dolore è stato silenzio. Quando è successa la tragedia mi trovavo all’estero senza Tv e quotidiani italiani, ma si sa un Ligure può essere ovunque nel mondo, ma resta sempre Ligure. L’angoscia ed il dolore son stati enormi, come quello di tutti, c’era solo la speranza che il numero delle vittime non salisse giorno dopo giorno. Nel paese in cui ero, e ormai frequento da anni, tutti sanno che sono “di Genova” e forse per questo, chi si avvicinava per stringermi la mano o abbracciarmi vedeva in me non chi sono, ma l’intera città che viveva quel dramma. Piangere in pubblico ad ogni manifestazione di condivisione del dolore, è stato una costante per giorni. L’unico modo per restare aggiornata era collegarmi a Facebook. Forse perché la connessione era incostante o forse perché mi comparivano solo determinati commenti,(voglio sperarlo) oltre al dolore e all’angoscia c’è stato un momento in cui ho cominciato a provare anche disgusto, nel leggere certe esternazioni, nel vedere come persone, anche tra le “più titolate” tra i miei amici, hanno ADOPERATO, ( o si son fatti adoperare ) questa tragedia. Grettezza, esaltazione del proprio ego, strumentalizzazione, divulgazione di notizie false, polemiche assurde persino su quale immagine adoperare per il giorno dei funerali… persone che ora, quando le incontro, ne vedo solo la pochezza, quando invece, ognuno di coloro che sinceramente ha provato e prova dolore, forse l’unica cosa che avrebbe voluto, era veder penzolare dai monconi del nostro PONTE i nomi dei responsabili… Oggi è passato un mese e il dolore è immutato.
Ci sarà un nuovo ponte, i risarcimenti, le nuove case… ma NON BASTERANNO… e finchè non avremo anche giustizia, per noi LIGURI, SINO A QUEL GIORNO, SARANNO SEMPRE LE ORE 11 e 36.
Nadia Amalia Molinaris nata a Rapallo il 31.05.53
…