Oggi 28.02.2020 RICORDIAMO PIETRO ARDITO
OGGI 28.02.2020 il Circolo della Pulce vuol ricordare a 15 ANNI dalla morte, un nostro grande: PIETRO ARDITO, con qualcosa di inedito grazie a Paolo Melani, che spero vogliate leggere perchè gli uomini che han fatto la storia e la cultura devono essere conosciuti e ricordati. Grazie
Un quadernone datato 1945, con la copertina scura e quel profumo che ormai ha solo la carta ingiallita dal tempo. Appena lo apri hai quasi timore a toccarlo e sfogliarlo, ma da subito comprendi di avere tra le mani qualcosa di raro valore leggendo la dedica, : “al Signor Nespolo con stima e riconoscenza Pietro Ardito – Rapallo 15 gennaio 1946”
Non nascondo che è stato emozionante, ogni volta nel girar pagina, trovare i capolavori inediti delle prime vignette giovanili del pittore, scrittore e caricaturista “ Rapallino”.
Già perché oggi 28 febbraio ricorrono i 15 anni dalla morte di Pietro Ardito, così Paolo Melani, oggi erede del quaderno, ha pensato che era giusto ricordarlo e si è rivolto al Circolo della Pulce portando “in dote” uno spezzone di vita privata e di disegni inediti del grande artista. Un quaderno ricevuto in dono da Dora, la sua madrina di battesimo, figlia guarda caso, proprio di quel Nespolo della dedica.
Siamo negli anni ’40 quando nasce l’amicizia divenuta poi fraterna tra Nespolo ed Ardito, entrambi figli di emigrati della nostra città, arrivano dal sud America, il primo dal Cile e Pietro dall’Argentina, con una lingua che li accomuna, insieme a quell’ indissolubile sentimento molto Ligure, di orgoglio delle proprie radici che li fa sentire entrambi Rapallini. Una immagine di una Rapallo ben diversa da oggi, dove ci appare Nespolo come titolare dell’Agenzia Riviera di Piazza Cavour, ma anche costruttore dei due bei palazzi di Corso Assereto di fronte all’odierno Scarpamondo, il nonno “Dino” di Paolo Melani, con la sua officina di maniscalco, in mezzo agli orti di S. Anna (di fronte all’attuale Croce Bianca), gestita durante la guerra dalla moglie Cesarina e, Pietro, giovane magro col cappello e col suo quaderno in mano a disegnare i primi personaggi delle sue famose vignette. Non sapremo mai le confidenze che, magari in lingua spagnola, si scambiarono i due amici, ma di una cosa siam certi, entrambi vennero a Rapallo perché si sentirono Rapallini, nella nostra città lasciarono un segno importante e per quella conoscenza comune con Cesarina, oggi abbiamo la fortuna, nel ricordare doverosamente il nostro illustre concittadino Pietro Ardito, nel 15° anno della sua morte, di ammirare alcune delle sue prime e inedite caricature. Un grazie a Pietro Ardito, ma anche a Paolo che ci ha permesso di condividere una pagina di vita del grande vignettista.
Pulce Nadia Molinaris
Ciao Mario… un ricordo in questo strano giorno
Ciao Mario, in questo strano giorno, che voglio pensare come il tuo ultimo “colpo di scena”, salutarti per l’ultima volta di martedì grasso, dove i tuoi amici non potranno entrare in Chiesa per le misure di emergenza…
Eravamo tutti ragazzi… in quei primi anni ’70 e come tutti i ragazzi non era così facile “domarci” eppure Mario Forella, tutta una vita dedicata al Teatro, ci era riuscito. Quasi tutte le sere ci trovavamo all’Auditorium delle Clarisse e sotto la sua Regia severa, ma amorevole, eravamo riusciti ad animare il nostro Auditorium con una Compagnia giovane che quando mise in scena la “Cantata del fantoccio lusitano” ricevette non solo applausi “in patria”, ma partecipando a Pesaro al festival delle Compagnie teatrali, ottenne il secondo posto a livello Nazionale, un’ opera di Peter Weiss, inoltre non facile, per il suo grido di accusa verso le dittature e le brutalità umane. I ricordi e le emozioni sono tanti, l’ Elena Serra che ancora bimbetta e timida ci spiava dietro le quinte, un giovane Federico Ermirio al pianoforte, ai suoi primi passi come compositore e un Sandro Sansò che, se non ricordo male scriveva per “il Lavoro” e ci fece la prima recensione. Ricordo quel viaggio in pullman sino a Pesaro, tutti allegri come lo sono i ragazzi, a ridere e cantare a squarciagola, con Mario che ci urlava di stare zitti per non perdere la voce… In allora infatti sul palco, chi recitava non aveva il microfono come ora, ma era la propria voce ben impostata e piena, che doveva arrivare sino allo spettatore dell’ultima fila… e così alla sera, molti di noi con la voce roca, nessun panico però,
< stasera mangiate acciughe salate> ci disse, si diceva che fosse un rimedio miracoloso proprio per la voce, fatto è, che la nostra rappresentazione fu apprezzatissima dalla giuria: un secondo posto a livello Nazionale ottenuto grazie alla sua bravura, alla sua caparbietà di portarci ad un alto livello e perché no, anche a quel suo linguaggio severo, un po’ ruvido, ma sempre scherzoso, con cui ci esortava a fare meglio.
Eravamo una bella Compagnia, nessun primo attore, tutti uguali, sereni e spensierati, tutti insieme come una bella famiglia, dove Mario fu per noi, in quegli anni, come un padre. Grazie Mario, resterai sempre nel mio e nostro cuore.
Un abbraccio affettuoso a Mercedes, Monica e Maura
Nadia Amalia Molinaris
Solo un semplice dei tanti ricordi, di una grande persona che plasmò il carattere di molti giovani insegnandoci non solo a calcare il palco del teatro, ma anche quello della vita. Grazie
Grazie Giovanni Pernigotti
Giovanni Pernigotti se ne è andato, con quel suo passo sicuro e cadenzato, nonostante i suoi anni, salendo l’ultima creuza…
E lo vogliamo ricordare così, con queste immagini e col nostro grazie per il grande contributo che ha dato alla storia della nostra città, al suo impegno verso il Circolo della Pulce portandoci le sue pagine di storia inedita che, grazie alla sua disponibilità, resteranno scritte in quella storia della nostra Mulattiera per Montallegro che ci siamo impegnati a realizzare.
E qui riportiamo, soprattutto per i più giovani, quel suo sogno che si è realizzato qualche hanno fa, che da solo dice tutto sull’importanza dei “nostri grandi vecchi” come affettuosamente li chiamiamo noi liguri, sulle impronte che hanno lasciato, su ciò che ci hanno donato e che è nostro dovere preservare e ricordare.
Grazie Giovanni
Il nostro abbraccio ai figli e ai famigliari tutti.
Circolo della Pulce
<Io ho un sogno, ma il tempo passa e non so come realizzarlo, per questo mi rivolgo a lei affinchè mi aiuti, perché di tempo non ne ho più tanto>
Con queste parole, Giovanni, classe 1924, si rivolse alla Pulce.
Era il luglio del ’44 io vivevo con la mia famiglia a Montallegro, il 28 ci avvisarono che i tedeschi avrebbero perquisito la zona, da lì a poco arrivò un sergente della divisione Monterosa insieme alle SS e iniziarono a perquisire le case; anche la mia stanza fu messa a soqquadro, non trovarono nulla, finchè un signore in abito chiaro entrò qualche minuto, per poi urlare di perquisire nuovamente e bene. Sotto il materasso spuntarono una pistola e due bombe, non erano mie, ma a nulla valse ripeterlo, venni arrestato e fatto scendere a piedi sino a Rapallo e caricato su un camioncino. Eravamo in 7, tra cui Nespolo, il nonno di Renato Barcucci, Gigetto che piangeva perché aveva una bimba di 6 mesi e Giovanni Maggio che sarebbe poi diventato il primo sindaco della Rapallo liberata. Maggio cercò di tranquillizzarci dicendoci < se ci portano a Chiavari non c’è più nulla da fare, ma se ci portano a Portofino una piccola speranza c’è> Restai col fiato sospeso fino al bivio e quando vidi che la direzione era Portofino incominciai a pregare e sperare. Per 5-6 giorni ci interrogarono, io fui l’ultimo e mi dissero di scrivere a mia madre perché la mattina successiva, alle 6, ci avrebbero fucilati tutti. Mi rifiutai, forse ancora aggrappato a quella piccola speranza, dicendo loro < voi uccidete degli innocenti> Mi rinchiusero nella stanza all’ultimo piano di quella torre, con un’unica piccola finestra quadrata dalla quale, come dentro ad una crudele cornice, si vedeva, dritto dritto, il Santuario di Montallegro. Pregai e pregai quella Madonna ai cui piedi ero cresciuto. Alle 5 ci urlarono nuovamente che a breve ci avrebbero fucilato, poi, rumori di passi avanti e indietro e frasi concitate che non capivo, ma passarono le 6. ed eravamo ancora vivi, continuai a guardare il Santuario e a pregare. Verso le 7 ci dissero di andarcene, facendoci uscire due a due; incominciai a piangere mentre camminavamo svelti lungo la strada per Rapallo; a metà percorso una carrozza ci diede un passaggio, fino all’Excelsior però, perché aveva paura ad entrare in Paese. Senza mai fermarmi arrivai finalmente a Montallegro, non vedevo l’ora di riabbracciare mia madre e come misi piede all’entrata del viale, il Rettore sul piazzale, vedendomi iniziò a suonare le campane. Lo so che quella mia prigione oggi è una villa privata, ma il mio sogno è tornare in quella torre, in quella stanza a guardare Montallegro, anche solo per un istante, per dire alla Madonna: <grazie>.
E il 2 luglio del 2015, proprio nel giorno dell’apparizione, l’allora Sindaco di Portofino Giorgio D’Alia, grazie alla disponibilità della Famiglia Savinelli oggi proprietaria della villa, Giovanni Pernigotti, realizzò il suo sogno restando immobile per qualche minuto di fronte a quella piccola finestra, davanti al Santuario di Montallegro, con gli occhi lucidi e il cuore pieno di gratitudine alla nostra Vergine in un momento tutto suo …
http://www.parcoportofino.com/parcodiportofino/it/readnews.page?contentId=NEW15548#.XkvVURNKgWr
parte IL TIGULLIO NON MOLLA
Parte ufficialmente oggi, l’iniziativa di solidarietà “il TIGULLIO non MOLLA” per aiutare in modo concreto le attività in maggior difficoltà danneggiate dalla mareggiata del 29-30 ottobre promossa dal nostro Circolo
L’iniziativa ha ricevuto il patrocinio dei Comuni di Zoagli, Rapallo, Santa Margherita Ligure e Portofino e gli stessi quattro Sindaci si fanno testimonial per presentare e promuovere in conferenza stampa l’iniziativa.
Quattro Comuni, otto associazioni aderenti e un unico obiettivo: aiutare concretamente chi ha perso tutto a seguito della tempesta epocale che nella notte tra il 29 e il 30 ottobre ha dilaniato il territorio. A identificare la causa è un simbolo univoco, utilizzato per la creazione di magliette, tazze, cartoline, spille e vario materiale per raccogliere i fondi che saranno versati su un unico conto corrente e ripartiti partendo dalle richieste danni presentate ufficialmente alla Camera di Commercio di Genova e con criteri che saranno stabiliti, soprattutto in base a chi ci avrà palesato il desiderio di ottenere un contributo,in fase di riunione tra tutti gli aderenti che stileranno e firmeranno verbale di quanto deciso.
Ci scusiamo sin da ora se non aggiorneremo questo sito, in quanto saremo impegnati materialmente nelle piazze per questa raccolta, per noi prioritaria, visti i tanti bisogni. Tutte le info le potrete trovare sul sito www.iltigulliononmolla.it Grazie per la vostra partecipazione e/o adesione
….
Come è nata l’iniziativa
Premesso che in data 30 Ottobre, a seguito degli eventi calamitosi che hanno interessato il Tigullio, alcuni cittadini e associazioni hanno espresso la volontà di avviare azioni concrete per raccogliere fondi da destinare in tempi brevi alle attività maggiormente danneggiate, su suggerimento ed esortazione dell’ On. Roberto Bagnasco, l’associazione culturale Circolo della Pulce si è pertanto fatta promotrice di sviluppare quanto suggerito, per dar vita però, ad una iniziativa benefica che coinvolgesse tutti i 4 Comuni del Tigullio di Zoagli, Rapallo, S.Margherita Ligure e Portofino, attraverso l’ideazione di un logo univoco da trasferire su magliette o altri oggetti e da utilizzarsi a fine raccolta fondi.
Hanno subito aderito otto Associazioni del territorio interessato: il Circolo della Pulce, Ascom-Confcommercio Rapallo e Zoagli, Confesercenti Tigullio, C.I.V. Rapallo, COR Circolo Operatori di Rapallo, Ascom-Confcommercio Santa Margherita e Portofino, C.I.V.”Costa dei Delfini” e Santa 2.0.
Le caratteristiche in dettaglio
- I proponenti hanno facoltà di cedere il logo dell’iniziativa a tutte quelle associazioni o a chi, facendone richiesta vorrà aderire, previa verifica e approvazione da parte degli stessi Proponenti che le finalità di utilizzo e le modalità di raccolta fondi siano in linea con l’iniziativa
- La prima fase di raccolta fondi terminerà il 31 gennaio 2019 con una prima distribuzione di quanto raccolto.
- La seconda fase invece terminerà circa intorno alla metà di maggio, con una seconda distribuzione di quanto raccolto.
- Si valuterà poi in seguito, dopo una sospensione estiva, se riprendere con una terza fase che orientativamente potrebbe partire il 1° ottobre e finire il 31 dicembre 2019.
…
Non è una TRAGEDIA… ma
Dopo il Consiglio Comunale di ieri sera a Rapallo, io voglio solo esprimere alcune parole, è una mia opinione, ma condivisa da molti. Vorrei precisare che la nostra NON è STATA UNA TRAGEDIA, la tragedia è quella del Ponte Morandi dove hanno perso la vita 43 persone. LA NOSTRA, è STATO UN DISASTRO, un disastro dove tutti hanno reagito, dove proprio i più danneggiati e tutti coloro che si sono stretti attorno NON SI SONO PIANTI ADDOSSO, hanno pianto sì, e molto, nel vedere distrutto il proprio lavoro, nel vedere la propria Città devastata, MA MENTRE PIANGEVANO SI SONO RIMBOCCATI LE MANICHE spalando detriti, cercando di salvare il salvabile. ORA mentre tutti si stanno rimboccando le maniche, mentre il Porto Riva Carlo Riva è già partito con la messa in sicurezza della struttura, che meteo permettendo a fine gennaio sarà ultimata, mentre chi è preposto a farlo fa le doverose indagini, mentre fior fiore di professionisti tra avvocati e ingegneri tuteleranno i diritti della Città, DAI POLITICI IO, E MOLTI COME ME, non ci aspettiamo pianti e lamenti, non ci aspettiamo contestazioni a volte anche poco documentate, MA oltre ad ATTI CONCRETI ci aspettiamo che siano con NOI, che non ci tolgano quella VOGLIA CHE ABBIAMO DI RIALZARCI, come hanno fatto ieri sera e non ci aspettiamo neanche solo promesse, perchè le promesse non sono biglietti da 100 Euro e sono questi ultimi che servono e servono subito per molte attività. AVANTI TUTTA QUINDI, ci vorrà tanto lavoro è vero, ma IL NATALE é ALLE PORTE, la Pasqua e l’estate sono alle porte, NOI VIVIAMO DI TURISMO, quindi portiamoli i turisti, IO NON MI ARRENDO SENZ’ ALTRO e con grande dignità vi rispondo IO, NON MI SENTO IN GINOCCHIO, (che ho 65 anni e l’attività azzerata) in ginocchio mi metto solo davanti a Dio per ringraziarlo che la nostra non è stata una tragedia. Scusate lo sfogo, grazie
Nadia Amalia Molinaris. (una semplice Pulce)
E’ ORA di CONCRETEZZA!
È ORA di CONCRETEZZA: congelamento – sospensione delle RATE di MUTUO e/o FINANZIAMENTO ALMENO PER 1 ANNO per le attività danneggiate.. In molti sono nella cacca: attività chiuse, che non si sa quando apriranno e rate da versare GRAZIE… Pulce
Svincoli alberghieri… ma
Innanzitutto precisiamo che non facciamo salti di gioia davanti agli SVINCOLI ALBERGHIERI, ma che nel caso degli “Alberghetti” e dell’ Hotel Savoia, abbiamo ingoiato il boccone, in quanto stanti i fatti, sono ineluttabili, ma chiediamo che almeno sia imposto il RIPRISTINO delle facciate, soprattutto per gli Alberghetti, con gli ANTICHI DECORI di cui se necessitate, possediamo fotografie dettagliate.
Quello che CI STUPISCE è che alcuni Politici stiano facendo battaglie a spada tratta ESSENDO PROPRIO LORO la causa primaria di questi svincoli e ci spieghiamo:
1 – LO SVINCOLO di questi Alberghi è NEL NUOVO PUC con tanto di dettagli leggibili da tutti;
2 – IL PUC è stato redatto da UN COMMISSARIO e le Amministrazioni comunali che si sono succedute non hanno potuto dire nulla in merito al PUC, né andarlo a leggere, né discuterlo democraticamente come sarebbe stato più giusto;
3- Se n’è occupato un COMMISSARIO, perché proprio chi è tra coloro che oggi urla alla fine della nostra Città a causa di tali svincoli, pur avendo nel 2005 adottato il PUC, HA SOLLEVATO poi nel 2007, con tanto di Leggi alla mano che già esistevano nel 2005, interpretate nel proprio ruolo di OPPOSIZIONE nel modo più restrittivo, L’INCOMPATIBILITA’ dell’ AMMINISTRAZIONE a REDIGERE IL PUC , COSTRIGENDO di fatto tutte le SUCCESSIVE AMMINISTRAZIONI A DICHIARARSI anche loro INCOMPATIBILI, per non incorrere in una denuncia.
4- Il risultato è questo: UN PUC NON SCRITTO DA NOI, MAI DEMOCRATICAMENTE DISCUSSO, che prevede appunto LO SVINCOLO DI QUESTI ALBERGHI.
5- POICHE’ il latte è versato, ciò che ora ci sta a cuore (detto per inciso non scriviamo queste righe per prendere voti alle prossime elezioni, ma per amore della nostra Rapallo) è RICORDARE a questa Amministrazione e a quelle che verranno che, se tali cantieri dovessero partire in contemporanea, come pare dagli articoli sulla stampa
- OGNI APPARTAMENTO IN PIU’ che, checchè se ne dica da chi non fa il mio mestiere, SI VENDERANNO, perché nuovi, in edifici di pregio, vista mare,con terrazzino e posto auto, in centro e soleggiati, a pochi passi dalle spiagge…
- sono mediamente 3 PERSONE IN PIU’,
- che avranno mediamente 2 AUTO e 2 MOTO ciascuna e un unico posto auto, che circoleranno per le nostre strade e parcheggeranno nei nostri parcheggi,
- 3 PERSONE IN PIU’ che produrranno ACQUE NERE e BIANCHE,
- 3 persone che diventeranno circa 120 persone in totale, con 120 veicoli circa circolanti in più…
ORA, poichè
viabilità, traffico,parcheggi e scarichi
acque bianche e nere sono già CRITICI, vetusti
e al limite adesso, chiediamo alle relative AMMINISTRAZIONI che concederanno le
licenze edilizie, di impegnarsi anche
per metter mano seriamente a
quanto elencato sopra, al fine di
rendere vivibile e fruibile la Città e relativi servizi.
Il Direttivo Circolo della Pulce
Nadia Molinaris
C.d.P. Sospensione riunioni mensili.
Il Circolo della Pulce, nello stringersi attorno al caro amico e socio fondatore Yasser per gli ingenti danni subiti, dando tutta la propria disponibilità, comunica che le abituali riunioni mensili aperte a tutti e che si svolgevano nella saletta interna del Sapore di Mare danneggiato pesantemente dalla mareggiata del 29/30 ottobre scorso, SONO SOSPESE, a data e luogo da destinarsi; mentre le decisioni di direttivo continuano ad essere prese collegialmente nel gruppo via WhatsApp. Restiamo comunque sempre a disposizione di TUTTI COLORO che VORRANNO SEGNALARCI qualche problematica, garantendo l’anonimato, sia contattandoci via mail ad o via telefono al 320 0610660 – ore pasti.
GRAZIE e scusate il disagio. Pulce
FORZA YASSER SIAMO TUTTI CON TE!
e poi… ritrovi un segno
e poi…. in mezzo a tutto ciò che di carta il mare si è portato via, che non riesci a recuperare, ritrovi questo, ritrovi un momento del nostro Circolo, ritrovi “LA CULTURA” che è storia, che è tradizioni, che è anima, che è voce, che ci urla < CI SONO> che ci urla <NON MOLLATE!> che ci dice che il nostro piccolo Circolo della Pulce C’è, c’è per TUTTI, senza bandiere, senza colori, ma con il solito amore per la propria Città, ove nessuno dovrà restare indietro, dove se qualcuno non ce la fa, ci fermeremo per prenderlo per mano. FORZA!!! Pulce
il Porto…
IL PORTO: Basta vedere solo barche, pontili, locali alla moda, spiagge
private… di Tizio o Caio. Dietro e dentro ci sono le Persone !
Il Porto non è solo barche, dietro e dentro c’è lavoro, c’è il cuore, ci sono anni di vita,
di chi non possiede neppure un sasso di
questo Porto e di chi ha investito i propri soldi credendoci.
500 Persone che hanno 500 famiglie, 500 Persone, donne e uomini grandi e grossi che ho visto piangere come bambini , davanti ad un cumulo di detriti, ritrovando un cuscino della barca su cui lavoravano;
500 Persone che lavorano con il mare nel cuore, con la lealtà dentro le mani, che quella notte erano pronti a correre rischi per salvare il salvabile;
che stanno lavorando sodo, che non si arrendono, che in questi giorni incontrerete sporchi di sabbia e bagnati, perché non tornano neppure a casa; 500 persone per cui la parola Porto vuol dire impegno, vuol dire casa, vuol dire passione; 500 persone che tornando in famiglia dopo questo disastro, guardano negli occhi i loro figli e temono l’incognita del futuro, ma vanno avanti; 500 persone che nemmeno vi rispondono, quando venite a chiederci dov’è la barca di Tizio o Caio per fare una foto o quando venite a spiegarci che cosa si sarebbe dovuto fare prima…
E tacciono perché sanno;
sanno che cos’è il mare, sanno che cos’è il vento, sanno che cos’è la pioggia, sanno che cos’è una mareggiata, sanno anche che cos’è la paura e sanno domarla, sanno che cos’è il Porto, sanno che cos’è una diga, sanno che cos’è una barca, sanno che cos’è il proprio lavoro, sanno che cos’è il sale negli occhi, sanno che cosa sono le lacrime e sanno che cos’è il RISPETTO per il LAVORO di TUTTI e sanno tacere, perché sanno … sanno che solo lavorando INSIEME ce la faremo.
Nadia Molinaris – Pulce
(12) Le “Case di Noè” sono salve
Non sempre in Italia stare dalla parte giusta ripaga, ma avevamo urlato GIU’ LE MANI DAL CIVICO 31 nel 2015, avevamo ottenuto “un punto” nel 2016 col sequestro in Comune delle pratiche inerenti, da parte della Polizia Giudiziaria ed oggi, possiamo urlare di gioia: VITTORIA!
Il Consiglio di Stato ha reso la Storia alla Storia, ripagando anche chi, come Luciano Soracco che a Case di Noè ci vive, non si è mai arreso nonostante le tante porte in faccia. Proprio per una sua richiesta abbondantemente documentata avevamo acceso un faro su questo Borgo antico, che stava soccombendo di fronte agli utili del cemento, bussando a tutte le porte possibili, alzando la voce, coinvolgendo i cittadini, portando anche in Consiglio Comunale il nostro grido di aiuto. Oggi di fronte alla felicità che ci procura questa sentenza che salva definitivamente ciò che ancora resta di storico delle Case di Noè e che è una VITTORIA per Rapallo, vogliamo comunque ringraziare tutti coloro che non ci hanno lasciato soli: il Ministero per i Beni Culturali e la Soprintendenza, ai quali avevamo presentato istanza di vincolo, gli Architetti Dino Biondi e Giuseppe Ruzzeddu della Regione Liguria, Il Direttore Dipartimento Pianificazione Territoriale Pier Paolo Tomiolo, la Polizia Giudiziaria della Procura di Genova, Mentore Campodonico Presidente del Consiglio Comunale, l’Arch. Massimo Pernigotti presidente della allora Commissione Edilizia che votò contro la demolizione, il Consigliere Eugenio Brasey, che portò in Consiglio Comunale il nostro grido di allarme, la Consigliere Anna Baudino che ci supportò, il Consigliere di opposizione Mauro Mele che ci appoggiò e, non da ultimo, tutti quei Cittadini che hanno risposto al nostro appello incitandoci a non arrenderci, nonostante proprio in quei giorni caldi, ci avessero anche chiuso la nostra pagina Facebook.
In silenzio abbiamo atteso ed oggi, possiamo esultare soddisfatti condividendo la nostra gioia con tutta la città e concludere con un detto con cui avevamo iniziato: “ Beato quel Popolo i cui anziani continuano a piantare alberi, pur già sapendo che alla loro ombra non riposeranno mai”.
Per noi resterà sempre un dovere-missione portare avanti battaglie giuste, anche quando all’inizio si è contro “i mulini a vento”.
vedi anche tutti i nostri articoli correlati:
11) http://www.circolodellapulce.it/pulce/11-piccon-dagghe-cianin-e-il-civico-31-e-salvo.html
9) http://www.circolodellapulce.it/pulce/consiglio-comunale-del-1-marzo-e-marciapiede-pagana.html
8) http://www.circolodellapulce.it/pulce/illustrissimi-sindaco-e-presidente-del-consiglio.html
7) http://www.circolodellapulce.it/pulce/piano-casa-cio-che-va-cio-che-non-va-e-il-paradosso.html
(6) http://www.circolodellapulce.it/pulce/un-altro-passo-avanti.html
5) http://www.circolodellapulce.it/pulce/case-di-noe-i-cittadini-rispondono-entusiasti.html
4) http://www.circolodellapulce.it/pulce/case-di-noe-verso-la-vittoria.html
1) http://www.circolodellapulce.it/pulce/salviamo-dalle-demolizioni-lantico-borgo-case-di-noe.html
ciao Mirella… dipingi il Paradiso per noi
E’ difficile trovare le parole per esprimere il dolore ed il vuoto che lascia la scomparsa di Mirella Manara Bergonzini , grande pittrice, con la sua semplicità, innamorata di questa nostra terra, della quale ha ritratto gli angoli più belli e spesso dimenticati, con una precisione di particolari che hanno reso le sue opere le uniche “fotografie” di molti scorci, oggi non più visibili, distrutti da un’epoca insensibile alla storia e che avanza a grandi passi.
Negli ultimi tempi proprio per aiutarmi in quella mia voglia di scrivere la storia della nostra antica Mulattiera, eravamo spesso insieme condividendo i ricordi, le immagini e la stessa rabbia di fronte a chi insensibilmente si dimentica delle nostre radici, quelle radici che fanno crescere ogni anno germogli, che se non si preservano portano alla desertificazione delle tradizioni, di una terra, la nostra, che basta fermarsi a guardarla per sentire tutto ciò che ha da raccontare e Mirella, è stata lo sguardo e l’orecchio attento di ogni suo racconto. Voglio ricordarla quando nel cercare una foto dell’antica locanda del viandante, che si trovava lungo la nostra mulattiera ed oggi demolita, lei mi portò tutti i suoi quadri, i suoi schizzi con tanto di data, mi portò a casa sua a fotografare e catalogare tutte le sue opere inerenti, contenta come una bambina di fronte ad una festa a sorpresa, di poter contribuire… e il contributo lo ha dato, a mani piene, col suo vivere, col suo essere, con ogni pennellata di colore… Mi mancherai e non solo a me Mirella, ma voglio dirti ancora un ultimo grazie per tutto ciò che hai creato e che ci hai lasciato, sicura che starai dipingendo in Paradiso per noi, gli scorci della nostra terra, per farcela ritrovare quando ti incontreremo…
Pulce (come ti piaceva chiamarmi)
Tutto il Circolo e personalmente, siamo vicini ai famigliari esprimendo il nostro più sincero dolore.
Il Direttivo Circolo della Pulce