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21 Gennaio 2012

Quale futuro per la nostra città, per i nostri figli?

Siamo sempre più esterrefatti davanti a quanto sta accadendo in città.
Lo Stato biscazziere permette l’installazione di slot-machine in ogni bar, i tabacchini hanno maggiori entrate dal lotto e dai giochi istantanei che dalle sigarette e stanno ormai apparendo dei mini-casinò come attività autonome regolarmente autorizzate. Il tutto è perfettamente legale, non c’è dubbio, ma non possiamo non osservare che la proliferazione del gioco di azzardo colpisce alcune città (o quartieri) in misura maggiore di altre. Rapallo è evidentemente una delle città più colpite e se la confrontiamo con le altre città del Levante è una piccola Las Vegas: cinque richieste di apertura di sale giochi contro una a Chiavari e nessuna nelle altre città (almeno da quanto ci risulta finora).
Il dibattito politico sulla questione è stato finora incentrato sui cavilli giuridici, ma il problema è secondo noi culturale. L’Amministrazione ha dimostrato una colpevole inerzia nell’affrontare la questione, dapprima balbettando ridicole giustificazioni (”non è nostra competenza, i permessi li rilascia la Questura”) e poi mettendo in atto misure normative blande, poco efficaci e tardive, dimostrando per l’ennesima volta di considerare tutta la parte di città a monte della “cinta ferroviaria” periferia degradata abitata da cittadini non meritevoli di attenzione e salvaguardia.
Avremmo voluto vedere il Sindaco attivo presso tutte le sedi istituzionali opportune a protestare e invece lui e la sua Amministrazione non hanno nemmeno recepito le proposte dell’opposizione per rendere le misure normative urbanistiche più efficaci nella ricerca di un maggiore equilibrio nell’apertura di attività, sia chiaro, del tutto legali e regolarmente autorizzate. E la cosa più grave è che si sono mossi solo dopo la protesta dell’opposizione e dei cittadini, ad autunno inoltrato, quando la normativa nazionale che regolamenta il settore ha quasi un anno e le richieste di apertura delle sale giochi risalgono ad agosto!

Ma cosa ci si può aspettare da un’Amministrazione che regala ai bambini biglietti gratis per giocare alle slot-machine? Sì, avete letto bene: tra i biglietti omaggio per le attrazioni che il Comune tradizionalmente dona ai bambini delle scuole in occasione del Natale quest’anno è apparso anche il buono per una “giocata” alla sala giochi delle slot-machine. Non si vinceva denaro, ma premi ancora più allettanti per i giovani e giovanissimi: cellulari, orologi, occhiali e altri gadget tecnologici. Ciò appare a noi gravissimo: i nostri figli cosa stanno apprendendo da quanto vedono in città? Che la “Isola dei famosi” è cosa buona e giusta, visto che ne organizza le selezioni il Comune stesso, che il gioco d’azzardo è cosa buona e giusta, visto che ci gioca così tanta gente e le “macchinette” sono così diffuse e visto che viene pubblicizzato con ampia evidenza anche su una delle principali attrazioni per i più piccoli che è il trenino “della Passeggiata”. Mentre non è cosa buona e giusta l’aiuto del prossimo, visto che questa Amministrazione pia e devota ha pubblicamente dichiarato che la mensa dei poveri gestita dalla Parrocchia sarebbe da chiudere.
Nemmeno la memoria dei tempi della Rapallo capitale internazionale del turismo d’èlite ci rimarrà, visto che il nome dei luoghi gloriosi di quell’epoca è stato dato ad una di queste sale giochi.

Ci rubano il passato e avvelenano il nostro futuro, i nostri figli.

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