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18 Luglio 2011

Santa Margherita, tunnel per Rapallo, continua la polemica

Rapallo. Non usa mezzi termini il Circolo della Pulce di Rapallo sul rifiuto del Comune di Santa Margherita Ligure alla realizzazione del Tunnel di collegamento con la vicina cittadina. “Nel resoconto dell’incontro con il Sindaco di Rapallo e l’Assessore regionale si parla di una posizione fermamente contraria in assoluto e non si parla di un confronto su progetti o studi progettuali, nuovi o vecchi”, scrive il Circolo in una nota diffusa oggi alla stampa. “Del resto la questione si trascina da anni e anni, ma non si sono mai praticamente visti elaborati grafici”.

“Ci chiediamo se i soggetti istituzionali locali e i cittadini sanno di cosa si stia parlando o se, piuttosto, sia diventata solo una questione di principio e di campanile. Purtroppo dobbiamo rilevare che le posizioni si sono estremizzate e da parte rapallese il tunnel è diventato la panacea di tutti i problemi di traffico, e la proposta migliore per qualsiasi programma politico.. tanto non “costa nulla” dirsi favorevoli, mentre a “Santa” sono diventati tutti paladini dell’ambiente e difensori dell’intangibilità del territorio del Parco di Portofino”.

La speranza, per il Circolo, è che si torni “a parlare di cose concrete, di progetti, di tracciati e che ognuno portasse il proprio contributo positivo.

“Auspichiamo sinceramente che i soggetti istituzionali coinvolti si ritrovino attorno ad un tavolo (col supporto dei “loro” tecnici per comprendere al meglio mappe e progetti) per studiare il miglior percorso possibile. Gli spazi per un’intesa ci sono ed è loro preciso dovere giungervi, per il bene dei cittadini che amministrano. E nel frattempo studiare magari sempre insieme correttivi alternativi e/o complementari al tunnel”.

“Come Circolo della Pulce siamo disponibili a offrire un tavolo “neutro” di trattativa alle due amministrazioni, dove si possano confrontare idee e progetti e soprattutto rendere alla popolazione di Rapallo e di Santa quella corretta informazione sulla fattibilità o meno dell’opera, ed evitare che, come al solito, le decisioni siano prese senza informare e senza consultare i cittadini”.

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