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Articoli taggati ‘Carlo Riva’

3
Nov

il Porto…

 IL PORTO: Basta vedere solo  barche, pontili, locali alla moda, spiagge private… di Tizio o Caio. Dietro e dentro ci sono le Persone !
Il Porto non è solo barche, dietro e dentro  c’è lavoro, c’è il cuore, ci sono anni di vita, di chi non possiede neppure un sasso di  questo Porto e di chi ha investito i propri soldi credendoci.

500 Persone che hanno 500 famiglie, 500 Persone, donne e uomini  grandi e grossi che ho visto piangere come bambini , davanti ad un cumulo di detriti, ritrovando un cuscino della barca su cui lavoravano;

 500 Persone che lavorano con il mare nel cuore, con la lealtà dentro le mani, che quella notte  erano pronti a correre rischi per salvare il salvabile;
 che stanno lavorando sodo, che non si arrendono,  che in questi giorni incontrerete sporchi  di sabbia e bagnati, perché  non tornano neppure a casa;  500 persone  per cui la parola  Porto vuol dire impegno, vuol dire casa, vuol dire passione;  500 persone che tornando in famiglia dopo questo disastro, guardano negli occhi i loro figli e temono l’incognita del futuro, ma vanno avanti;  500 persone  che nemmeno vi rispondono, quando venite a chiederci dov’è la barca di Tizio o Caio per fare una foto  o quando venite a spiegarci  che cosa si sarebbe dovuto fare prima…
E tacciono perché sanno;
sanno che cos’è il mare, sanno che cos’è il vento, sanno che cos’è la pioggia, sanno che cos’è una mareggiata,  sanno anche che cos’è la paura e sanno domarla, sanno che cos’è  il Porto, sanno che cos’è una diga, sanno che cos’è una barca, sanno che cos’è  il proprio lavoro, sanno che cos’è  il sale negli occhi, sanno che cosa sono le lacrime  e sanno che cos’è il RISPETTO per il LAVORO di TUTTI e sanno tacere, perché sanno …  sanno che solo lavorando INSIEME ce la faremo.
Nadia Molinaris – Pulce

11
Apr

Carlo Riva: il giorno del saluto

Carlo Riva… Per i più giovani forse è solo il nome del Porto Turistico Internazionale di Rapallo, ma per chi come me, nel porto ci lavora da quasi 25 anni è un grande uomo che ho avuto la fortuna e l’onore di conoscere. Unico per ciò che ha creato, portando la migliore Italia nel mondo. Unico per quel suo amore ed entusiasmo che metteva in tutto ciò che faceva, vedendo tutti noi all’interno del “suo” porto, come una grande famiglia alla quale non ha mai fatto mancare la sua competenza con un affetto quasi paterno. E oggi lo voglio ricordare con uno di quei suoi gesti semplici che ne aumentavano la statura; quando arrivava il fine settimana e faceva il giro dei moli, verificando che funzionasse tutto, controllando anche le lampadine dei lampioni e se ne trovava una bruciata la faceva subito sostituire. Una mansione che certo non era di sua competenza, ma che lo rendeva un uomo ancor più grande, che ha trasmesso a tutti noi, che nel lavoro bisogna metterci anche l’amore, la passione, il rispetto per la fatica di tutti e tutto questo lo si prova ogni giorno, quando anche io oltrepassando la sbarra, entro a lavorare nel mio ufficio. Grazie Carlo Riva per tutto ciò che hai fatto e che ci hai insegnato, anche se forse questa città non ti ha ringraziato abbastanza.

Nadia Molinaris

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