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Articoli taggati ‘Circolo della Pulce’

30
Set

Rapallo, quel depuratore non va giù

Dopo le spiegazioni dei tecnici in consiglio comunale, il Circolo della Pulce è ancora critico: “Gli altri siti posibili sono stati esaminati solo nell’ottica di confermare il progetto di via Betti”.
Malgrado il voto favorevole del consiglio comunale, a Rapallo non si chiude la polemica sulla scelta di via Betti come sito dove realizzare il futuro depuratore, con lavori, sulla carta, previsti già alla fine di quest’anno. A schierarsi al fianco dei residenti, che protestano vivacemente, è il Circolo della Pulce, che commenta: “Dobbiamo riscontrare che lo studio sui siti alternativi è stato condotto in modo chiaramente mirato a giustificare la scelta di via Betti: sono stati approfonditi siti chiaramente non idonei, come il campo Macera, la zona dei bagni Lido, l’area attigua alla prima buca del golf, mentre altri siti che meritavano maggiore considerazione sono stati liquidati in poche battute. Soprattutto mancava una dettagliata e ampia verifica economica delle diverse soluzioni”.
Redazione Radio Aldebaran – www.radioaldebaran.it Tutti i diritti riservati

30
Set

Depuratore di Via Betti, il Circolo della Pulce precisa

«Ieri sera finalmente il Comune ha reso pienamente pubbliche le proprie intenzioni e i dati del progetto del depuratore in via Betti. I tecnici di IRES hanno ampiamente esposto tutti gli aspetti legati all’opera prevista. Purtroppo, però, dobbiamo riscontrare che lo studio sui siti alternativi è stato condotto in modo chiaramente mirato a giustificare la scelta di via Betti: sono stati approfonditi siti chiaramente inidonei (campo Macera, zona dei bagni Lido, area attigua alla prima buca del Golf) mentre altri siti che meritavano maggiore considerazione sono stati liquidati in poche battute. Soprattutto mancava una dettagliata e ampia verifica economica delle diverse soluzioni: creare una condotta per decentrare il depuratore costa davvero di più dei lavori speciali necessari per inserirlo tra le case e la ferrovia, interrandolo completamente? Tutto il ragionamento rispetto a tale questione è stato ridotto al “se mi sposto devo portarci i tubi, mentre in via Betti arrivano già i tubi della fognatura e ho già il tubo che butta tutto in mare”. Sinceramente ci pare troppo semplicistico e miope, stiamo parlando di un opera da quasi 40 milioni di euro! E’ assolutamente mancata un’analisi delle implicazioni urbanistiche dell’opera. Spostare anche la parte di impianto oggi già presente costa, ma attuando questo spostamento si potrebbero ricavare circa 100 posti auto coperti praticamente a costo zero. E’ stata presa in considerazione questa voce positiva nel bilancio globale dell’opera? Plaudiamo agli esponenti della minoranza che sono intervenuti tutti in modo chiaro e preciso, nel poco tempo a loro disposizione e li invitiamo a collaborare per cercare una soluzione alternativa. Sì, una soluzione alternativa, un altro sito idoneo che non sia via Betti. Perchè nonostante il terrorismo che l’Amministrazione fa sulla tempistica di realizzazione dell’opera non è vero che nel 2015 scatterà automaticamente la sanzione da parte dell’Unione Europea: il tempo a disposizione non è infinito, ma nonostante i mesi persi da questa Amministrazione con la sua condotta omertosa e poco trasparente (l’esposizione del progetto è avvenuta in un consiglio straordinario richiesto dalla minoranza!!) si può ancora tranquillamente rivedere l’ubicazione dell’opera e fare il relativo progetto. Abbiamo interpellato funzionari della Commissione di Bruxelles e ci hanno spiegato cose molto interessanti che provvederemo a breve ad inserire in un comunicato più dettagliato».

23
Set

La “Pulce” regala trappola per topi al consigliere Cianci

Il secolo XIX (23.09.2010)

22
Set

Parole immobili sull’immobilismo

Riscontriamo con piacere l’inversione delle pratiche attuata nel Consiglio Comunale di ieri sera, così come avevamo richiesto. Ora ci aspetta la seduta straordinaria di martedì prossimo con l’Ordine del Giorno presentato dalla minoranza: molti temi interessanti e importanti lo compongono ma pensiamo manchi il più urgente e rilevante per la città in questo momento: la previsione di localizzare il depuratore in pieno centro cittadino. Nella trattazione dell’interpellanza ieri sera sia l’interpellante che l’interpellato, quindi sia minoranza che maggioranza, hanno convenuto che la questione meriterebbe un’ampia discussione; facciamo pertanto un appello a tutti i consiglieri perchè venga inserito al primo punto dell’ordine del giorno del Consiglio di martedì prossimo. Contemporaneamente chiediamo alla minoranza di ritirare l’attuale primo punto: davvero non capiamo l’utilità di perdere ulteriore tempo a discutere dell’immobilismo della Giunta. Come abbiamo già avuto modo di scrivere si può facilmente prevedere che la discussione sarà soltanto un esercizio formale di schermaglie oratorie che con buona probabilità si trasformerà in “caciara”. Perchè perdere tempo quando ci sono questioni vitali per la città (depuratore, alberghi, appalti) da discutere? Crediamo di interpretare il pensiero della maggior parte dei cittadini chiedendo che vengano veramente affrontati i problemi della città lasciando fuori dalle stanze dove si decide il futuro della città le polemiche sterili.

22
Set

Depuratore in Via Betti e farmacia comunale: ieri sera discussione in Consiglio

Armando Ezio Capurro ha presentato un’interpellanza sul depuratore, alla quale ha risposto il consigliere Gerolamo Giudice. Della vicenda si tornerà probabilmente a parlare nel corso della seduta già convocata per martedì della prossima settimana.
Il consigliere Eugenio Brasey ha invece annunciato che la farmacia comunale aprirà probabilmente a fine anno, nei locali affittati vicino al casello autostradale.

E’ finalmente approdato in Consiglio Comunale il tema del depuratore di Rapallo, che dovrebbe essere costruito nella centrale zona di Via Betti, ora occupata da un parcheggio. Sul tema ieri sera in Consiglio ha presentato un’interpellanza il consigliere Armando Ezio Capurro, critico in merito al sito scelto. Ha risposto il consigliere delegato all’ambiente Gerolamo Giudice, sostenendo che quello del depuratore è un treno da non perdere, anche perché sono in ballo ingenti fondi FAS, senza però entrare nel merito del sito che dovrebbe ospitare l’impianto. Una risposta definita “fumosa” da Capurro, il quale stamattina ha depositato la richiesta che del depuratore si torni a parlare nel corso del Consiglio già convocato per martedì della prossima settimana. Il comitato “anti depuratore in Via Betti” intanto resta sul piede di guerra.

Nel corso della seduta di ieri sera il Consiglio Comunale ha inoltre revocato una delibera del 2009 che prevedeva l’istituzione di una società mista per la gestione della farmacia comunale. Il consigliere delegato Eugenio Brasey ha annunciato che la farmacia sarà interamente di proprietà pubblica e che aprirà i battenti entro il mese di dicembre, nei locali affittati nei pressi del casello autostradale. Il piano economico prevede tre dipendenti, un organico giudicato insufficiente dal consigliere Capurro, secondo il quale per consentire il regolare funzionamento della farmacia di dipendenti ne servirebbero almeno cinque.

A Rapallo torna intanto ad intervenire il Circolo della Pulce, il gruppo nato su Facebook che negli ultimi mesi ha spesso commentato la vita politica cittadina, per applaudire l’inversione dell’ordine del giorno attuata ieri sera, come richiesto negli scorsi giorni dal Circolo. Che ora inizia già a pensare al Consiglio di martedì prossimo, chiedendo che al primo punto dell’ordine del giorno figuri proprio la questione del depuratore. Il Circolo invita poi la minoranza a ritirare il primo punto attualmente previsto, relativo all’immobilismo della Giunta. “Si può facilmente prevedere – commenta il direttivo del Circolo – che la discussione sarà soltanto un esercizio formale di schermaglie oratorie che con buona probabilità si trasformerà in caciara. Perché perdere tempo quando ci sono questioni vitali per la città da discutere?”.

Redazione Radio Aldebaran – www.radioaldebaran.it Tutti i diritti riservati

22
Set

Rapallo: “Portiamo il depuratore in Consiglio”

Riscontriamo con piacere l’inversione delle pratiche attuata nel Consiglio Comunale di ieri sera, così come avevamo richiesto. Ora ci aspetta la seduta straordinaria di martedì prossimo con l’Ordine del Giorno presentato dalla minoranza: molti temi interessanti e importanti lo compongono ma pensiamo manchi il più urgente e rilevante per la città in questo momento: la previsione di localizzare il depuratore in pieno centro cittadino.

Nella trattazione dell’interpellanza ieri sera sia l’interpellante che l’interpellato, quindi sia minoranza che maggioranza, hanno convenuto che la questione meriterebbe un’ampia discussione; facciamo pertanto un appello a tutti i consiglieri perchè venga inserito al primo punto dell’ordine del giorno del Consiglio di martedì prossimo. Contemporaneamente chiediamo alla minoranza di ritirare l’attuale primo punto: davvero non capiamo l’utilità di perdere ulteriore tempo a discutere dell’immobilismo della Giunta.

Come abbiamo già avuto modo di scrivere si può facilmente prevedere che la discussione sarà soltanto un esercizio formale di schermaglie oratorie che con buona probabilità si trasformerà in “caciara”. Perchè perdere tempo quando ci sono questioni vitali per la città (depuratore, alberghi, appalti) da discutere? Crediamo di interpretare il pensiero della maggior parte dei cittadini chiedendo che vengano veramente affrontati i problemi della città lasciando fuori dalle stanze dove si decide il futuro della città le polemiche sterili.

Tigullio News 22 settembre 2010

20
Set

Solo per insonni

C’è chi in città paragona il Consiglio Comunale a Zelig. Effettivamente si è spesso assistito a gustosi siparietti molto divertenti. In certi altri casi, però, la mente va piuttosto ai programmi trash in cui fanno da padrone furiose liti con un moderatore incapace di gestirle (con la differenza che in TV l’incapacità del moderatore è finta…).

E i contenuti?

Negli ultimi tempi ci sono stati molti temi che hanno interessato direttamente la cittadinanza che ha affollato la sala consiliare, ma tutte le volte solo pochi irriducibili hanno potuto ascoltare la discussione sul tema che avevano a cuore. L’esempio più eclatante è stato in occasione del Consiglio straordinario convocato su richiesta della minoranza per discutere della viabilità di piazzale Genova e del quartiere di S.Anna: la sala era piena e anche davanti al teleschermo, a casa, in molti avevano la curiosità di conoscere come sarebbe andata a finire. Ma prima di questa pratica ci fu la surroga del consigliere dimissionario Macchiavello e l’ingresso in Giunta di un nuovo assessore di cui sfugge il nome: quella che doveva essere una formalità ha impegnato quasi due ore di Consiglio. I cittadini ebbero modo di assistere ad uno spettacolo inaccettabile di schermaglie dialettiche, battute ironiche, accuse, controaccuse; il tutto basato sul nulla! Anche i più tenaci hanno dovuto arrendersi alla stanchezza di una giornata di lavoro e alla prospettiva di una sveglia che avrebbe suonato poche ore dopo. Di tutto ciò crediamo abbia una grossa responsabilità tutta la minoranza: tutti i componenti hanno voluto dare sfoggio della propria capacità oratoria (purtroppo anche quelli che non ne hanno, prestandosi inesorabilmente allo scherno dei consiglieri sull’altro lato) dissertando su questioni di nessun interesse pratico per poi rivelarsi del tutto impreparati alla discussione sui temi concreti, chiedendo cose ovvie che avrebbero potuto essere chieste il giorno prima agli uffici, non ribattendo adeguatamente alle assurdità che l’assessore interessato ha pronunciato quella sera e abdicando in pieno al proprio mandato con un “non sono un tecnico”.
Il Presidente del Consiglio è molto poco arbitro super partes e stila gli ordini del giorno ad uso e consumo della sua maggioranza per cui anche nei due Consigli Comunali che si terranno nei prossimi 10 giorni troviamo le pratiche inserite secondo l’ordine di importanza: prima le scartoffie e le polemiche e per ultime quelle più importanti per la città. Se nel Consiglio ordinario del 21 le prime pratiche hanno la precedenza per regolamento appare inaccettabile che la questione del depuratore previsto in via Betti sia l’ultimo punto (ma è comprensibile, visto lo scarso interesse dimostrato dalla minoranza su questo tema). E nel Consiglio straordinario del 28 come primo punto c’è una discussione sulle dichiarazioni di alcuni membri della maggioranza circa l’immobilismo della Giunta: si è facilmente oracoli nel prevedere che le prime due ore andranno perse come accaduto nel Consiglio straordinario sulla viabilità.

Per il bene della città e sicuri di interpretare il sentimento dei molti cittadini che si interessano alle vicende politiche rapallesi e assistono al Consiglio dal vero o in TV chiediamo che la pratica del depuratore sia avanzata al primo punto possibile dell’Ordine del Giorno del Consiglio del 21 settembre e che il primo punto dell’attuale Ordine del Giorno del Consiglio del 28 settembre sia retrocesso all’ultimo posto. Vogliamo sapere circa l’ipotizzato svincolo degli alberghetti, vogliamo sapere cosa ha fatto la Giunta in questi due anni per salvare l’Eurotel, vogliamo avere notizie degli importanti appalti che stanno per essere aggiudicati. Non vogliamo perdere tempo in bambinate: l’immobilismo della Giunta è palese non ci pare necessario discuterne ulteriormente.

Chiediamo alla maggioranza un atto di coraggio, un passo verso una maggiore trasparenza e chiediamo alla minoranza di prendere atto che i cittadini vogliono sapere, vogliono sentire parlare di cose concrete e sono stufi di discussioni sul nulla. La vera democrazia passa anche per questo.

19
Set

E i pedoni ? (2)

Leggiamo oggi la puntualizzazione dell’Ufficio Stampa di Società Autostrade secondo il quale il marciapiede e le strisce pedonali all’inizio di via S.Pietro non sono di loro competenza. Evidentemente nel progetto non erano comprese, ma ci chiediamo come si possa terminare un progetto di viabilità su una linea immaginaria e non arrivare nemmeno a fare l’indispensabile per i pedoni pochi metri più in là. Sappiamo che la competenza di Società Autostrade è solo su piazzale Genova, ma non capiamo perchè se il progetto ha compreso anche lo svincolo via Puchoz-via Arpinati-via Tre Scalini (ben lontano da piazzale Genova) perchè i primi dieci metri di via S.Pietro ne siano rimasti fuori. Se non andiamo errati la Società Autostrade ha realizzato anche la bretella all’interno del Poggiolino e anche lì è terreno comunale.

Ma quello che proprio non riusciamo a spiegarci è come mai il Comune non ha verificato che il progetto avesse un ambito di applicazione sufficientemente ampio. E comunque non è ammissibile lo scaricabarile: il marciapiede e le strisce sono indispensabili, che il Comune provveda! Ci propineranno anche questa volta la tiritera del patto di stabilità? Non hanno nemmeno i soldi per un po’ di pittura bianca sull’asfalto? Se ci vuole troppo per fare il marciapiede basterebbe almeno una zebratura in adiacenza alla ringhiera del torrente, ma è inaccettabile lasciare i pedoni in mezzo al nulla. A tal riguardo ci hanno detto che funzionari comunali avrebbero affermato che finchè non ci sarà il marciapiede non si potrà tracciare l’attraversamento pedonale: speriamo davvero che siano stati fraintesi!.

L’assessore magnifica la sicurezza raggiunta col progetto, ma i pedoni (e gli abitanti della zona) evidentemente sono un particolare insignificante.

14
Set

E i pedoni?

Già un paio di mesi fa siamo intervenuti sulla viabilità di piazzale Genova proponendo un correttivo alla viabilità esistente in allora per migliorare la situazione critica in uscita dal casello autostradale che già si era presentata. Nonostante la proposta sia stata regolarmente protocollata non abbiamo ricevuto nessuna risposta. Al contrario, in tempi successivi, è stata apportata una modifica in senso opposto: le corsie della rotonda antistanti il casello sono state ridotte da due ad una per cui oggi chi una volta uscito dall’autostrada vuole immettersi nella rotonda deve fermarsi anche per chi gira attorno all’aiola centrale per ritornare in direzione centro, quando invece potrebbe affiancarsi ad esso, agevolando lo smaltimento della coda del casello (come da nostra proposta).

Gli interventi del Circolo della Pulce sono sempre volti ad evidenziare le cose che non vanno e a richiedere e proporre correttivi: chi dice che siamo qui solo per criticare evidentemente non legge con attenzione quanto noi scriviamo o lo fa in malafede per screditarci. Anche in questo caso non abbiamo criticato a prescindere l’intero progetto (come fanno altri), ma ne abbiamo rilevato le problematiche ed abbiamo pensato a correttivi. Oggi noi chiediamo a questa Amministrazione di riesaminare la nostra costruttiva proposta perchè i problemi per chi esce dal casello sono oggettivi e colpiscono prima di tutto i cittadini di Rapallo.

Ugualmente oggettiva è la pericolosità dell’ultimo tratto di via Arpinati! L’assessore rimarca che il nuovo sistema viabilistico è più sicuro ma se questo è vero per piazzale Genova, lo stesso non si può dire per la strada suddetta. La fila di parcheggi inserita sul lato sinistro della via, inframezzata anche da un passo carrabile, limita la visibilità (tanto più che il ponte sul torrente S.Pietro è in corrispodenza di un dosso) e la presenza di auto che devono parcheggiare crea rallentamenti in un tratto in cui le auto tendono ad accelerare, con un elevato rischio di tamponamenti o incidenti dovuti a repentini cambi di corsia. A ciò è da aggiungere che le auto che devono uscire da questo parcheggio lo fanno senza la completa visibilità delle auto sopraggiungenti in quanto il tratto stradale è leggermente in curva! Richiediamo pertanto la cancellazione di questi parcheggi.

Con questo comunicato intendiamo, infine, segnalare una grave situazione di pericolosità dovuta ad un’incompleta realizzazione del progetto: dagli elaborati redatti dalla Società Autostrade risulta che all’inizio di via S.Pietro avrebbe dovuto essere prolungato il marciapiede presente sul ponte sul torrente, fino al punto in cui avrebbero dovuto essere tracciato un attraversamento pedonale per raggiungere il marciapiede esistente sull’altro lato (è da rimarcare che in questo tratto vi è anche la fermata dell’autobus). Purtroppo rileviamo che nè il marciapiede, nè l’attraversamento pedonale sono stati realizzati per cui all’oggi chi voglia raggiungere S.Pietro a piedi o chi scende dall’autobus alla prima fermata di via S.Pietro si trova sul ciglio della strada, addossato al parapetto verso il fiume, senza alcuna protezione dal traffico e senza la possibilità di attraversare in condizioni di sicurezza. Perchè non è stata realizzata questa parte di progetto? Perchè l’Amministrazione non ha controllato che venisse realizzata da parte della Società Autostrade? E chiediamo anche perchè nonostante l’allargamento di via S.Pietro sia stato realizzato ormai da mesi non sia ancora stata tracciata la segnaletica orizzontale per tutto il tratto della strada fino alla piscina comunale.

Insieme a questo comunicato abbiamo redatto una segnalazione che viene inviata ufficialmente all’Amministrazione, nella speranza che essa possa urgentemente intervenire per ovviare a queste situazioni di pericolosità presenti in via Arpinati e in via S.Pietro.

Giovanni Raggio
Presidente del Circolo della Pulce

23
Ago

Turismo a Rapallo?

Troppe cose non vanno in tema di turismo: alberghi “cannibalizzati” da immobiliaristi senza scrupoli, fiere di paese in pieno centro e in pieno agosto, spettacoli non idonei davanti a platee vuote, il lungomare chiuso “a metà”, e il no alla notte bianca e la “proverbiale” ospitalità rapallese che invita i turisti ad andare altrove…

“Turismo in crisi a Rapallo” è un assunto ormai parte integrante dell’immaginario collettivo. Il periodo d’oro degli anni ‘50 e ‘60 è ormai lontano: il mondo è cambiato ed è cambiato anche il turismo, ma mentre i centri a noi vicini si sono in qualche modo risollevati o sono cambiati al passo coi tempi a Rapallo il declino non pare fermarsi.
Ma Rapallo vuole veramente rilanciare il turismo come fonte economica principale? E quale turismo? Ogni categoria economica ha le sue proposte: commercianti, albergatori, ormeggiatori, immobiliaristi. Quello che manca è la sintesi di queste proposte a formare un’azione amministrativa autorevole.

Questa Amministrazione non ha un piano chiaro. Un esempio: tutti gli anni si ripropone la questione della chiusura del Lungomare e l’assessore competente (nel senso che ha quest’incarico…) si pone il problema di “accontentare”, si cruccia di non poter “accontentare tutti”. Difficilmente si può accontentare tutti in qualsiasi campo amministrativo, ma una guida autorevole e illuminata avrebbe proposte innovative che vanno oltre le piccole questioni particolari. E così tutti gli anni si attuano iniziative monche: chiusure parziali, chiusure al traffico ma senza divieto di sosta con tavolini in mezzo alla strada e auto che passano loro vicino.

E la questione turismo non è certamente non si ferma qui. Le problematiche della città sono strettamente legate: mancano spazi per la vita dei residenti e anche per accogliere gli ospiti, mancano strutture per la vita sociale dei residenti e per organizzare manifestazioni degne di una città turistica del livello a cui dovrebbe ambire Rapallo. Ad iniziare da un casello autostradale che invece di accogliere chi arriva in città lo obbliga a lunghe e pericolose code sulla carreggiata di transito per finire alla mancanza di parcheggi, non soltanto pregressa ma anche futura, con la sciagurata scelta di localizzare un depuratore fognario nella zona ottimale per realizzare ulteriori parcheggi a servizio del centro e di uno dei quartieri dove la loro mancanza è più sentita.

E’ francamente triste vedere a cosa si riduce l’offerta turistica rapallese per la stagione estiva: le spiagge, libere o no, sono poche e non vi è alcuna previsione di ampliamento (ma del resto l’assessore stesso – sì, l’assessore “competente” di prima – ha detto che tanto a Rapallo mica si viene per la spiaggia); manifestazioni sul lungomare per le quali si devono pagare 10 euro per sedersi; fiere di paese pomposamente chiamate expo.

Manca una guida, una regia davvero competente. Si parla di destagionalizzazione ma le uniche manifestazioni si concentrano in luglio e agosto; concerti e spettacoli realizzati su un palco a metà del lungomare con spazi per il pubblico troppo ristretti (anche a causa dei tavolini di alcuni locali che ne occupano buona parte). E si arriva a far pagare, per l’appunto, 10 euro per potersi sedere, col risultato di fare una figuraccia con l’artista che si trova a cantare davanti a una platea vuota. O si fanno concerti di vero richiamo in luoghi idonei (anche a pagamento) o, secondo noi, ci dovrebbe essere una varietà di proposte lungo tutto il fronte mare, non solo sul lungomare, ma, anzi, soprattutto in luoghi più ampi e meno affollati come il parco Casale e i giardini dei Partigiani.

E nella prima decade di agosto, con il maggior afflusso turistico cosa si organizza a Rapallo? Una fiera di paese! Apprezzabile lo sforzo di ordine degli organizzatori, con gli stand bianchi tutti uguali, ma non ci pare che aiuti il turismo e il commercio locale togliere posti auto e moto e intasare il centro storico in un periodo così importante per far vendere merce varia che nulla ha a che fare con il territorio. Perchè ciò che veramente indispone è il contrabbandare una fiera di paese per un “expo” delle produzioni del territorio, con tanto di benedizione dell’Amministrazione che si è premurata di emanare un comunicato stampa in cui si dice felice della buona riuscita di una manifestazione che ha pubblicizzato la storia e le produzioni locali. Chiunque abbia visitato questa fiera vi avrà trovato incensi indiani, pelletteria fiorentina, formaggi padani, tonno delle Egadi, fiori finti torinesi e i soliti banchi di bigiotteria di provenienza cinese e di abbigliamento di marca a metà prezzo. La presenza di un banco di prodotto agricoli delle Cinque Terre e di un solo produttore di miele delle nostre colline non ci pare sia sufficiente per poter dire che si trattasse di una campionaria di produzioni locali! Gli incontri in cui si è trattato della storia e delle tradizioni di Rapallo sono stati soltanto un paravento per giustificare quella che, ribadiamo, non era altro che una fiera paesana tenutasi in un periodo sbagliato. E’ supportare il commercio locale portarsi in casa, nel “salotto buono” della nostra città, venditori di cianfrusaglie e varie amenità proprio nel periodo in cui c’è più gente e i nostri commercianti traggono i maggiori profitti maggiori? Ed è incentivare il turismo dire “no!” ad un’iniziativa come la notte bianca che veramente attrarrebbe gente da tutto il comprensorio dando un’immagine più viva della città?

Ma queste sono piccole cose, quelle piccole cose di cui si è obbligati a dibattere a causa del bassissimo livello della discussione politica rapallese. Ben altre sono le problematiche che si dovrebbero affrontare: mancanza di spazi, di infrastrutture e.. di alberghi! Dove alloggerebbero i partecipanti ai convegni che si terrebbero nel tanto agognato centro congressi? Non si riesce a far riaprire gli alberghi chiusi da anni e non si fa nulla per non far chiudere definitivamente le strutture in difficoltà: ci riferiamo chiaramente all’Eurotel, albergo nato con un peccato originale (era già prevista una minima commistione residenza-hotel) che a poco a poco è stato “privatizzato”, modificato senza che l’Amministrazione abbia mai preso posizione. Capiamo la scomodità di chi ricopre la duplice veste di amministratore del condominio Eurotel e amministratore pubblico, ma ci pare che la seconda veste debba avere predominanza e chiami a fare scelte chiare e tempestive, anche se personalmente dolorose. L’Eurotel è una delle poche strutture alberghiere rapallesi che ha parcheggi, spazi verdi, e tutti gli altri servizi accessori idonei ad un hotel di ottimo livello, Rapallo non può permettersi di perderlo e di vederlo trasformato in residenza. Chiediamo anche noi a questa Amministrazione un intervento decisivo e risolutivo della questione: non si può più perdere altro tempo!

Lo scenario è veramente triste. Ma del resto cosa ci si può aspettare di meglio? A Rapallo si stampa un foglio di informazione locale diretto da un giornalista che è stato per molti anni addetto stampa del Comune (pur contemporaneamente ricoprendo l’incarico di corrispondente locale de Il Secolo XIX) e che ancora fino a poco tempo fa non rinunciava al “doppio incarico” ricoprendo anche la carica di addetto stampa della Lista Biasotti; questo influente giornalista in risposta ai sacrosanti “mugugni” di un turista che non ha fatto altro che elencare le cose che a Rapallo oggettivamente non funzionano lo ha invitato a passare le sue vacanze ad Arma di Taggia…

A Rapallo la torta di riso è proprio finita….

6
Ago

Centri estivi d’oro, famiglie penalizzate

Centri estivi d'oro, famiglie penalizzate

30
Lug

Il Circolo della Pulce in Consiglio comunale

Il Circolo della Pulce in Consiglio

Il Secolo XIX (30.07.2010)

26
Lug

Attivata la posta elettronica certificata

Da oggi il Circolo della Pulce ha uno strumento in più per comunicare con i Cittadini e con la Pubblica Amministrazione: la posta elettronica certificata.

La posta elettronica certificata (PEC) è uno strumento che permette di dare ad un messaggio di posta elettronica, lo stesso valore legale di una raccomandata con avviso di ricevimento tradizionale.

Il nostro indirizzo per inviarci le vostre comunicazioni è: .it

Il servizio PEC offre una serie di vantaggi rispetto alla raccomandata con ricevuta di ritorno tradizionale. I principali sono:

  • Ogni formato digitale può essere inviato tramite posta elettronica certificata;
  • I messaggi possono essere consultati da ogni computer connesso a internet;
  • Certificazione degli allegati al messaggio;
  • L’avvenuta consegna della mail viene garantita, nel caso non sia possibile consegnare il messaggio l’utente viene informato;
  • Le ricevute di consegna hanno validità legale;
  • Tracciabilità della casella mittente e conseguentemente del suo titolare (se il titolare è stato identificato con certezza);
  • Vi è certezza sulla destinazione dei messaggi;
24
Lug

Finalmente! il ponte “intelligente” di rapallo continua a far discutere

Nei giorni scorsi abbiamo chiesto che l’Amministrazione desse spiegazioni sulla chiusura del ponte provvisorio (“Bailey”) di piazza Cile. Riassumendo velocemente i fatti, intorno al 15 luglio sono apparsi alcuni fogli appesi agli angoli di piazza Cile che avvisavano che il ponte provvisorio sarebbe rimasto chiuso le notti tra il 17 luglio e il 18 luglio e tra il 18 luglio e il 19 luglio (una notte che inizia piuttosto presto a Rapallo, visto che la chiusura sarebbe avvenuta alle 19.00!). Poi dopo qualche giorno i cartelli sono diventati qualcuno di più (uno anche all’angolo via Roma-via della Libertà) e sono ancora oggi visibili; i nuovo cartelli avvisano di una chiusura dalle 19.00 del 19 luglio alle 8.00 del 26 luglio: leggendoli si intende quindi che il ponte sarebbe stato chiuso per l’intero periodo, giorno e notte, ma, al contrario, passando di giorno si trovava il ponte completamente aperto, oppure aperto solo per motorini e pedoni (ad esempio, questa mattina alle 9.00 era chiuso alle auto!).
Finalmente l’Amministrazione ha degnato di risposta una richiesta di informazioni e oggi sui giornali si leggono motivazioni e orari della chiusura. Non possiamo, però, esimerci dal protestare, facendo nostro il disappunto di molti cittadini, per i molti aspetti della vicenda che ci paiono molto negativi e denuncianti un incredibile pressapochismo.

Come è possibile che se i cartelli sono sbagliati essi rimangano affissi dal 19 al 23 luglio?
Con che logica sono stati affissi? Sul ponte di via Milano a S.Anna c’è solo il preavviso della limitata portata e della limitata altezza, ma non l’avviso di chiusura. Un cartello è appeso al paletto dei cartelli sull’angolo dell’ultima casa di via Mameli prima dell’incrocio “di Siggi”: chi svolta in via Milano non lo vede, tanto più se giunge dal centro!
E ci si chiede anche come si possano appendere dei cartelli “volanti” in questo modo, senza che su di essi sia riportata la dicitura “Città di Rapallo”, senza l’indicazione di un’ordinanza del Comando di P.M., senza preoccuparsi della loro effettiva visibilità.
Oggi è venerdì e nel tardo pomeriggio ci sarà un forte traffico di ospiti che giungono nelle nostre zone per il week-end: dopo aver fatto la coda in autostrada a causa della nuova rotatoria di piazzale Genova si troveranno in coda in via Milano e via Amendola perchè il ponte provvisorio sarà chiuso dalle 19.00 (ora di punta per il traffico). Possibile che non ci sia un agente che chiuda il ponte alle 22.00? In queste sere ci sono state manifestazioni con chiusura al traffico di varie strade (lungomare, via Roma) per cui il turno serale dei Vigili c’è: non può un agente di questo turno andare a chiudere il ponte più tardi? Inutile dire che a forza di trovare code in autostrada e in città i turisti si stuferanno di venire a Rapallo, anche solo per una cena!
Come è possibile, poi, che nemmeno l’orario 19-08 possa essere rispettato e possa capitare di trovare il ponte chiuso anche oltre questo orario?

Con piacere rileviamo che sono state accolte le sacrosante richieste degli abitanti della zona che giustamente si lamentavano del rumore delle auto che percorrono il ponte provvisorio e che di notte è particolarmente fastidioso, ma proviamo viva amarezza nel vedere con quale pressapochismo sono fatte le cose da questa Amministrazione, nel vedere la bassa considerazione dei cittadini che essa ha, nel vedere che le spiegazioni circa la chiusura sono arrivate 6 giorni dopo, nel vedere la poca elasticità nell’utilizzo degli agenti per cui per comodità del Comando si chiude il ponte alle 19.00 invece che alle 22.00, creando disagi al traffico e a chi deve raggiungere a piedi il quartiere Milano,.

L’amarezza è sincera ed è tanta. Vorremmo intervenire in un dibattito politico di più alto livello, nel quale si costruisca un futuro migliore per la nostra città, ma ci troviamo invece a richiedere il minimo di rispetto dovuto a un cittadino di un Paese evoluto.

Il Direttivo del Circolo della Pulce.

23
Lug

Circolo Pulce sul traffico di Rapallo

Circolo Pulce sul traffico di Rapallo

Il secolo XIX (23.07.2010)