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Articoli taggati ‘comunicati stampa’

24
Feb

(7) PIANO CASA… ciò che va, ciò che non va e il PARADOSSO

PIANO CASA… ciò che va, ciò che non va e il PARADOSSO
Una delle ultime battaglie del Circolo della Pulce é la tutela dei borghi storici e nello specifico quello delle Case di Noè, (seguirà quello di Gravero) battaglia ancora aperta, ma che ci vedrà protagonisti sino in fondo per ottenerne la preservazione attraverso il Vincolo Paesaggistico.
E’ inscindibile parlando di questa nostra azione, il parlare anche del “Piano Casa” che tanto fa discutere, ma a volte a sproposito in quanto non tutti quelli che ne criticano l’impianto ne hanno compreso lo scopo, le linee e… i paradossi.
Il Circolo non è contro il Piano Casa a prescindere, che nasce anche per dare l’opportunità a chi ha immobili in zone a rischio idrogeologico,di spostare tali costruzioni, riportando la sicurezza a chi ci vive e ridonando respiro a zone del territorio abusato da troppo cemento; né è contrario al recupero delle nostre colline ove esistono insediamenti rurali.
Infatti è nostra convinzione ed oggettiva evidenza, che solo tornando ad abitare la collina la si possa tutelare e preservare. Ma si sa, quando si parla di mattone, c’è sempre il “furbetto” di turno che andandosi a studiare ben bene la legge, adopera di questa, solo ciò che gli fornisce un guadagno o una speculazione.
Così spostare un rustico che si trova ad esempio a San Pietro, di 150 mq. a S. Michele, ottenendo inoltre un aumento consistente di volume, diventa una “furbata” redditizia, che vede quadruplicare il valore al mq.
E allora ci domandiamo: perché non è stato previsto ad esempio che se io sposto 150 mq. da S. Pietro a San Michele i miei metri quadri anziché diventare 200 non diventino 70 ?
Qualcuno potrebbe rispondere, ma i Comuni hanno la possibilità di individuare le zone ove non applicare il Piano Casa, niente di più errato, perche i Comuni hanno SOLO la possibilità di individuare zone ove del Piano Casa NON si applicherà solamente l’ ART. 4, ovvero ove non sarà concesso il solo ampliamento, ma si potrà ad esempio, demolire e ricostruire (in assenza di altri vincoli ); così paradossalmente le Case di Noè non potranno essere ampliate, ma DEMOLITE e ricostruite, distruggendo definitivamente le parti architettoniche, la storia, la cultura del Borgo ed un patrimonio che non è solo nostro, ma dell’intera Regione. A nostro avviso quando si emana una legge come questa si dovrebbe ALMENO fornire agli Enti Locali, che conoscono le varie pieghe e realtà del proprio territorio, gli strumenti per decidere dove e come applicare i vari punti della legge, obbligandoli a individuare le varie zone di applicazione di un punto piuttosto che un altro e decidendo in funzione delle proprie specifiche realtà con buon senso.
Tornando allo specifico della nostra battaglia, le Case di Noè, per veramente preservarle, (come tutti i nostri borghi rurali) si dovrebbe imporre la ristrutturazione conservativa di ciò che ancora esiste, premiando magari con la possibilità di creare nuovi congrui volumi, chi ha deciso di ristrutturare e tornare a vivere in collina, scegliendo di volta in volta là ove è possibile, senza deturpare, né ledere i diritti di terzi. Allora potremmo vedere i nostri Borghi restare in pietra, ristrutturati, ben conservati, affiancati da nuovi vani intonacati alla ligure, coi gerani sui davanzali e bambini che corrono nel prato. Invece oggi ci ritroviamo che quella parte di borgo abitato e ristrutturato ha perso ogni caratteristica storica, perché è stato proprio il Comune, applicando un’altra legge, ad IMPORRE che venissero intonacati e se noi non otterremo in tempo, il vincolo Paesaggistico dalla Regione, che abbiamo richiesto proprio per queste motivazioni, tali edifici testimoniali della nostra storia, NON potranno essere ampliati, perché il Comune li avrà inseriti nelle zone da escludere dall’applicazione dell’ Art. 4 del Piano Casa, ma potranno essere DEMOLITI e ricostruiti, come dall’ultimo permesso a costruire (e demolire) rilasciato con il benestare della Commissione Edilizia. Ci verrebbe voglia di concludere con un… viva l’Italia, le sue bellezze e le sue leggi, ma invece concludiamo continuando, senza arrenderci, col nostro impegno. A tal fine ci appelliamo nuovamente ai cittadini che ci segnalino ancora i luoghi da preservare inviandoci una e-mail ad o telefonando al 320 0610660 in modo da ultimare l’elenco che invieremo in Regione- Dipartimento Pianificazione Territoriale , per una verifica dei vincoli paesaggistici esistenti e l’eventuale costituzione di NUOVI VINCOLI. Grazie
Circolo della Pulce

Pulce Mattone

 

 

 

 

 

 

 

 

24.02.16 secolo xix piano casa e pulce

 

 

 

 

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Articolo che segue dal Nuovo Levante

26.02.16 nuovo levante pianocasa pulce

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23.02.16 levantenews piano casa e pulce

vedi anche:

(6) http://www.circolodellapulce.it/pulce/un-altro-passo-avanti.html

5) http://www.circolodellapulce.it/pulce/case-di-noe-i-cittadini-rispondono-entusiasti.html

4) http://www.circolodellapulce.it/pulce/case-di-noe-verso-la-vittoria.html

3) http://www.circolodellapulce.it/pulce/verbale-riunione-del-2512016-co-regione-liguria-oggetto-borgo-case-di-noe-comune-di-rapallo.html

2) http://www.circolodellapulce.it/pulce/case-di-noe-prosegue-la-battaglia-per-la-tutela-dellantico-borgo.html

1) http://www.circolodellapulce.it/pulce/salviamo-dalle-demolizioni-lantico-borgo-case-di-noe.html

14
Feb

(6) Un altro PASSO AVANTI…

La nostra battaglia ha posto l’accento sull’antico Borgo delle Case di Noè, privo di ogni vincolo che lo tutelasse e sul Borgo di Gravero e… qualcosa si muove … al momento siamo soddisfatti, ma il percorso è ancora lungo NON MOLLEREMO !
dal Secolo XIX Levante

14.02.16 secolo tutela noe pulce

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vedi anche:

5) http://www.circolodellapulce.it/pulce/case-di-noe-i-cittadini-rispondono-entusiasti.html

4) http://www.circolodellapulce.it/pulce/case-di-noe-verso-la-vittoria.html

3) http://www.circolodellapulce.it/pulce/verbale-riunione-del-2512016-co-regione-liguria-oggetto-borgo-case-di-noe-comune-di-rapallo.html

2) http://www.circolodellapulce.it/pulce/case-di-noe-prosegue-la-battaglia-per-la-tutela-dellantico-borgo.html

1) http://www.circolodellapulce.it/pulce/salviamo-dalle-demolizioni-lantico-borgo-case-di-noe.html

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5
Feb

Tanti AUGURI Pulce !

Buon compleanno Pulce! 5 febbraio 2016
La nostra “Pulce” quest’anno compie sei anni. Sei anni di impegno, di ironia garbata, di risposte e proposte sempre educate, di piccole e grandi vittorie. Sei anni di pagina Facebook che nel mondo dei Social equivalgono a 60.
Nell’augurarle ancora tanti anni di impegno disinteressato per la nostra Città, il Circolo della Pulce comunica che la ormai abituale “Cena di compleanno” con l’asta di beneficenza, quest’anno non si svolgerà il 5 febbraio, data del compleanno del fumetto la Pulce, ma intorno al 31 di maggio data di compleanno della “mamma della Pulce” in quanto pensiamo che questo traguardo debba diventare anche un grazie a Nadia Molinaris che ne è la creatrice. Ancora tanti auguri Pulce.
Il Circolo della Pulce
Eleonora Mastellone (Presidente)

04.02.16 Tigullionews compleanno pulce 04.02.16 levante news compleanno pulce 04.02.16 nuovi orizzonti blog compleanno pulce

PULCE OK

30
Gen

(5) Case di Noè: i CITTADINI RISPONDONO ENTUSIASTI ma, CONTINUATE a SEGNALARE

Grazie ai Media ed anche a Facebook, i Cittadini rispondono entusiasti all’appello del Circolo della Pulce, di segnalare i LUOGHI MERITEVOLI DI TUTELA, sarà nostra premura verificare poi se le zone segnalate sono già preservate da qualche vincolo oppure no, stilare un elenco corredato di immagini ed inviarlo all’Archietetto Tomiolo della Regione Liguria.
Ai CITTADINI che ringraziamo già anticipatamente, diciamo passate voce e CONTINUATE A SEGNALARE inviandoci una e-mail ad oppure telefonandoci al 320 061 0660
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30.01.16 secolo xix lev case noe pulce NUOVO LEV. 29.01.16 case noè Regione
Articolo del NUOVO LEVANTE del 29.01.16

 

vedi anche:

4) http://www.circolodellapulce.it/pulce/case-di-noe-verso-la-vittoria.html

3) http://www.circolodellapulce.it/pulce/verbale-riunione-del-2512016-co-regione-liguria-oggetto-borgo-case-di-noe-comune-di-rapallo.html

2) http://www.circolodellapulce.it/pulce/case-di-noe-prosegue-la-battaglia-per-la-tutela-dellantico-borgo.html

1) http://www.circolodellapulce.it/pulce/salviamo-dalle-demolizioni-lantico-borgo-case-di-noe.html

28
Gen

(4) CASE di NOE’ … Verso la VITTORIA

Lunedì scorso 25 Gennaio, il Circolo della Pulce, rappresentato da Eleonora Mastellone quale Presidente e Nadia Molinaris, invitato dal Dott. Arch. Dino Biondi, Dirigente del Settore Pianificazione territoriale e Tutela del Paesaggio Regione Liguria, presente l’arch. Giuseppe Ruzzeddu per il Piano Territoriale Regionale, ha partecipato ad un proficuo scambio di opinioni.
Il lungo incontro aveva come tema la nostra richiesta di salvaguardare con vincolo paesistico la zona del Borgo Case di Noè che nel tempo, per diverse cause, tra le quali nuovi strumenti urbanistici e assenza di vincoli, sta perdendo la sua tipicità. Non solo siamo usciti soddisfatti per comuni vedute sull’importanza che riveste il “verde” coi suoi storici borghi rurali per la nostra Regione, ma anche rassicurati che il Borgo Case di Noè sarà tutelato.
Un altro passo verso una vittoria che non è nostra, ma di tutti.
Quando prendiamo “sotto l’ala” un bene della nostra Città come abbiamo fatto per la Mulattiera di Montallegro ed ora per Case di Noè, tra i nostri obbiettivi c’è anche quello di creare conoscenza e interesse su alcuni specifici luoghi che a molti residenti possono passare inosservati e che in ambito Amministrativo potrebbero perdersi nella vastità delle tante bellezze che la nostra Regione possiede. Non siamo contrari alle ristrutturazioni, tutt’altro, ma queste devono essere fatte conservando tutto ciò che è possibile che testimonia la nostra storia; invece sino ad oggi gli intonaci che coprono le antiche case sono stati proprio prescritti ed imposti dagli Uffici.
Anche per questo accogliamo con entusiasmo l’invito dell’ Arch. Pier Paolo Tomiolo, Direttore Generale del Dipartimento, che inoltre ci ha garantito per iscritto, la piena considerazione di quanto richiesto “ di voler cortesemente indicare anche altre situazioni territoriali presenti nel Comune di Rapallo meritevoli di tutela paesaggistica laddove questa non sia già operante”
Come nostra abitudine, con semplicità, chiediamo l’aiuto e la partecipazione di tutti i Cittadini e le Associazioni che lo vorranno, affinchè ci segnalino luoghi del nostro territorio Comunale meritevoli di essere tutelati inviandoci una e-mail a ,possibilmente corredata di fotografie, o telefonandoci al 320 0610660
Mai come ora e dopo una “triste Rapalizzazione “ è attuale il detto “ Beato quel Popolo i cui anziani continuano a piantare alberi pur già sapendo che alla loro ombra non riposeranno mai”
Abbiamo un “oro verde” e una storia alle nostre spalle che nessuno deve sottrarci, che è ricchezza di oggi, ma soprattutto per i nostri figli, tutti insieme lo possiamo salvaguardare e magari farlo anche diventare meta di turismo. Grazie
Circolo della Pulce
Eleonora Mastellone (Presidente)
Nadia Amalia Molinaris (Presidente Onorario)

Risposta della Regione Liguria
Risposta Arch. Tomiolo- C.d.P

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ALCUNE IMMAGINI DEL BORGO CHE DIMOSTRANO LA SUA DATAZIONE

vedi anche:

http://www.circolodellapulce.it/pulce/verbale-riunione-del-2512016-co-regione-liguria-oggetto-borgo-case-di-noe-comune-di-rapallo.html

http://www.circolodellapulce.it/pulce/case-di-noe-prosegue-la-battaglia-per-la-tutela-dellantico-borgo.html

http://www.circolodellapulce.it/pulce/salviamo-dalle-demolizioni-lantico-borgo-case-di-noe.html

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20
Gen

ATTENZIONE: porta APERTA in Autostrada e ripristino PEDONALE

Riutilizzo pedonale Via Torre Dondero – Via S. Pietro e ripristino recinzione Autostradale

 Il Circolo della Pulce ha raccolto la segnalazione di alcuni residenti in Via Torre Dondero i quali hanno segnalato l’esistenza di un percorso pedonale che permetterebbe loro di recarsi alla fermata dell’autobus, alla Piscina Comunale e/o all’Ospedale coprendo una distanza molto minore (circa 150 metri), ma soprattutto senza dover attraversare il trafficato nodo di Piazzale Genova.

Questo percorso venne realizzato dalla Società Autostrade all’epoca di realizzazione del tratto autostradale, quale compensazione per i residenti, visto che l’arteria stradale venne ad eliminare altre pedonali che dalla collina scendevano direttamente verso l’area del Poggiolino; l’antico percorso che scendeva da Savagna e dalla Croce di Spotà veniva deviato lungo la scarpata a monte dell’autostrada ed arrivava in via S.Pietro in corrispondenza del sottopasso.

Purtroppo all’oggi il tracciato è inagibile a causa della mancata manutenzione, sebbene la struttura sia ancora in gran parte ben conservata (sono ancora presenti gli scalini e i corrimano): è necessario un intervento di decespugliamento e pulizia generale, in modo da poter riconnettere via Torre Dondero a via S.Pietro.

Da rimarcare che durante il sopralluogo abbiamo riscontrato che la recinzione che delimita la proprietà di Società Autostrade è abbattuta e ciò causa un grave pericolo potenziale, in quanto nella barriera antirumore vi sono accessi che immettono direttamente in Autostrada non correttamente chiusi (vedi immagini).

Al fine di farsi portavoce delle giuste richieste dei cittadini che a noi si sono rivolti,

chiede

  • che l’Amministrazione si faccia tramite con Società Autostrade affinché ripristini immediatamente la recinzione eliminando il PERICOLO costituito dall’accessibilità diretta alla carreggiata autostradale; Società Autostrade dovrà inoltre provvedere alla pulizia minuta dell’area che gli compete;
  • che si accerti lo stato di proprietà e di competenza gestionale della pedonale in oggetto;
  • che ci si adoperi affinché la pedonale possa essere nuovamente utilizzata con il suo tracciato originario che raggiungeva via S.Pietro, come visibile nello

stralcio cartografico del Comune di Rapallo che si allega, poiché non solo è di grande vantaggio per i residenti, (che si accollerebbero l’onera di mantenerla pulita) ma eliminerebbe, almeno per recarsi ai luoghi sopra indicati, l’uso delle auto, oggi quasi obbligatorio (vedi immagine raffronto percorsi)

Rapallo, 20 Gennaio 2016

“Circolo della Pulce”

il Presidente Eleonora Mastellone

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22.01.12 Nuovo Levante pulce pedonale

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17
Lug

(1) SALVIAMO dalle demolizioni l’ANTICO BORGO “CASE di NOE’ ” !

Alcuni cittadini si sono rivolti a noi con una storia che ha quasi del paradossale, si è giunti a chiedere la demolizione di una Cappella del 1502 in quanto abusiva, per farci posti auto. Dopo accurata ricerca della documentazione, non potevamo che farci nuovamente portavoce per preservare una ricchezza che è di tutti, ovvero il NOSTRO PATRIMONIO AMBIENTALE e STORICO. Di seguito la nostra istanza completa di documentazione.

Al Sindaco Carlo Bagnasco
all’Assessore Umberto Amoretti,
al Consigliere Anna Baudino
e agli Uffici di competenza
Si rende noto che in data 12 Luglio 2015 è stata presentata agli Enti in indirizzo la seguente istanza, che per l’abituale e doverosa trasparenza verso i cittadini che al Circolo si rivolgono sarà inviata per conoscenza anche alla stampa. Sicuri che questa Amministrazione che ha dimostrato particolare attenzione all’ambiente si adopererà a favore di tale tutela, ringraziamo anticipatamente
Circolo della Pulce
il Presidente
Eleonora Mastellone
Alla Cortese Attenzione
Ministero per i Beni e le Attività Culturali,
Segretario Regionale MiBACT per la Liguria
e Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio della Liguria
Via Balbi, 10
16126 Genova
P.C. : Dipartimento Pianificazione territoriale, Urbanistica
Direttore Pier Paolo Tomiolo- Via Fieschi 15, Genova
P.C. : Assessore Giacomo Giampedrone a Lavori pubblici,
Infrastrutture e viabilità, Ambiente e tutela del territorio, Parchi, Ecosistema costiero, Ciclo delle
acque e dei rifiuti, Protezione civile, Difesa del suolo- Piazza De Ferrari 1 – 16121 Genova
Oggetto: ISTANZA per la dichiarazione di INTERESSE CULTURALE di beni Art. 10
comma 1 D.lgs 42/2004
L’associazione culturale “Circolo della Pulce” con sede in Rapallo, Via Langano, 32 che ha tra i
suoi obbiettivi la salvaguardia del territorio e del patrimonio storico, chiede l’accertamento di
rilevanza storica dell’antico “borgo” denominato Case di Noè situato nel Comune di Rapallo –
San Maurizio di Monti; a tal fine
ESPONE:
Tale nucleo abitativo, che ancor oggi si presenta con strutture murarie non intonacate e facilmente databili, da documentazione e studi, lo si data, nella sua parte più antica, ai secoli VII , VIII e in quella più recente all’ XI . Dai modelli edificati che riportano chiare caratteristiche databili, si è fatto risalire ad un insediamento delle maestranze inviate dall’Abbazia di San Colombano di Bobbio in quell’epoca, in quanto tale territorio rientrava nell’area detta “Maritima” di Bobbio che comprendeva non solo l’entroterra, ma anche l’attuale Golfo del Tigullio e per il quale l’Abbazia diede il via ad un piano di bonifica al fine di rendere coltivabili con terrazzamenti, i pendii, con relativa costruzione di case destinate ai coltivatori. In tutta la “Maritima”, ove ciò avvenne le costruzioni presentano caratteristiche simili e facilmente riconducibili a tale bonifica come ad esempio, incorniciature di porte e finestre, stipiti con pietre più grandi, caratteristiche che si riscontrano anche nel borgo “Case di Noè”.
Ne dà testimonianza verificabile dopo accurate ricerche e studi, il Dott. Duilio Citi, che ha contribuito a pubblicazioni per il Ministero della Pubblica Istruzione, già titolare del corso Restauro Urbano della Facoltà di Architettura dell’Università di Genova, Direttore del Centro Studi per il Recupero dell’Entroterra di Genova e membro del CERCOM (Centre Européen de recherche sur les congrégations et les ordres religieux), nel suo libro “ I racconti delle pietre della calce del ferro e del legno” di cui si allegano immagini e uno stralcio.
Negli ultimi anni però, sollecitati da segnalazioni di chi il borgo lo abita e vive, ci siamo resi conto che, forse perchè chi si sta stanziando proviene da altre regioni e non ne conosce né la storia, né il valore, sia per nuovi strumenti urbanistici che hanno lasciato intravedere la possibilità di una diversa edificazione o destinazione, si sono presentate domande per sopraelevazioni, demolizione e ricostruzione e addirittura richieste di demolizione della Chiesa- Cappella di S. Antonio risalenteal 1502, per realizzarvi posti auto, bloccate sino ad ora solamente da ricorsi presentati da privati.
Non si può però tutelare per il futuro tale zona basandoci solo sulla buona volontà vigile di chi abita o abiterà in futuro tale località.
Obbiettivamente, vista la sua datazione, eravamo certi che tale “Borgo” fosse già tutelato, almeno
dal “vincolo paesaggistico” e quindi preservato da interventi prettamente edilizi che ne potessero
distruggere o alterare la tipicità, ma da una ricerca, pare che non vi sia oggi alcun vincolo significativo, tale da preservarlo; ed anche se in passato, molte richieste, anche di piccoli ampliamenti, citavano il vincolo paesaggistico oggi pare sia “scomparso”. A parer nostro
sussisterebbero dichiarazioni e documenti discordi che mal comprendiamo (vedi anche Linee Guida
Monte di Portofino) in cui da un lato gli Uffici competenti del Comune di Rapallo dichiarano che
sono possibili le demolizioni, in quanto la zona non è soggetta a vincolo paesaggistico perché
ricadente in zona B, mentre nel vigente PRG Art. 17 punto 17.01 si afferma che tale zona NON
è ricadente in zona B e quindi soggetta a vincolo. Contraddizione emersa SOLO grazie al ricorso
di abitanti della zona che a noi si sono rivolti fornendoci documentazione, e per la quale anche il
Dipartimento Pianificazione Territoriale Urbanistica della Regione Liguria ha chiesto spiegazioni.
Col fine quindi di tutelarne definitivamente, anche per le generazioni future, quale patrimonio non solo locale, ma Regionale e Nazionale, la sua storia e la sua tipicità e inoltre preservare la zona da diversa tipologia di insediamenti abitativi attratti dalla bellezza, dall’esposizione e dalla vista dominante del luogo che potrebbero anche compromettere l’equilibrio della collina, il drenaggio dei terreni, causando modificazioni che aggiunte alle precipitazioni piovose degli ultimi anni, potrebbero portare ad un dissesto idrogeologico,
CHIEDE:
sia riconosciuta la rilevanza culturale e storica di tale Borgo e sia inserita nella fascia di vincolo paesaggistico al fine di evitare interventi edificatori che ne stravolgano completamente gli elementi caratterizzanti e storici, che ne aumentino eccessivamente le unità abitative , tali da poter causare mutamenti sostanziali che potrebbero inoltre provocare un dissesto idrogeologico di cui purtroppo in Liguria conosciamo le possibili conseguenze.
Vista inoltre la sua collocazione all’interno di uno dei più grandi parchi di lecci a livello Nazionale, secondo noi, sussistono i requisiti richiesti dall’ Art. 10 comma 1 D.lgs 42/2004 in relazione a quanto disposto anche dal successivo comma 4 lettera g).
si allega:
-materiale fotografico illustrativo tratto dal libro citato,
– Stralcio delle “Linee guida Piano Monte di Portofino” con le indicazioni cartografiche in allora
inserite sulla pianificazione dell’area cornice, steso nel 1999 a cui ha contribuito per studio e stesura
l’Arch. Alessandra Rotta di Rapallo
– Stralcio PRG citato
Ringraziando, con ossequio
Rapallo 12 Luglio 2015
Circolo della Pulce
Presidente: Eleonora Mastellone
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stralcio PRG

 

 

 

 

 
linee guida monte Portofino 8 linee guida monte Portofino

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

protocollo case noè 1 e 2

 

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2
Feb

5 candeline e un po’ di solidarietà…

Anche quest’anno è arrivato il compleanno della Pulce…
Come è ormai consuetudine, la semplice festa in allegria delle 5 candeline che si terrà al Sapore di Mare giovedì 12 febbraio alle ore 20, è volta a portare un piccolo aiuto a realtà locali. Quest’anno saranno consegnate le offerte fatte da moltissimi cittadini a favore dei nostri alluvionati, nello specifico a quelli dell’ entroterra. Per questa motivazione alla cena sarà presente il sindaco di Carasco, Massimo Casaretto e Claudio Solari portavoce di “salviamo la Val Fontanabuona” a cui sarà consegnata la seconda tranche della somma raccolta. Con l’iniziativa delle cartoline Natalizie si è raggiunta la cifra di quasi 1200,oo euro che però speriamo di incrementare durante la cena, mettendo all’asta oggetti che ci auguriamo arrivino numerosi come sempre, dagli amici commercianti e non. Il presente vale quindi da invito per tutti, cittadini e politici. Consapevoli che quest’anno non siamo in “campagna elettorale” speriamo comunque che le adesioni siano quante l’anno scorso, perchè “solidale” è spesso più utile che “elettorale” . Confidiamo infatti sulla sensibilità di chi desidera insieme a noi, dare un aiuto là ove gli aiuti istituzionali spesso non arrivano, quasi sempre famiglie di anziani pensionati, che magari hanno perso nell’alluvione la lavatrice e non possono ricomperarla. Piccoli aiuti che se saremo numerosi, potranno essere tanti. Un ringraziamento a chi ha contribuito e a chi lo farà, ai commercianti che già ci hanno donato e ci doneranno oggetti per l’asta e un grazie al “tridente” di Sindaci, Giorgio D’Alia, Paolo Donadoni e Carlo Bagnasco che con la loro adesione mi hanno ispirato una speciale “caricatura politica ” che come d’uso non poteva mancare e che sarà battuta all’asta prima del taglio della torta.
Vi aspetto numerosi. Pulce (Nadia Amalia Molinaris)
La quota partecipazione per la cena è di Euro 23,oo, si prega confermare al tel. 320.0610660

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11.02-15 secolo pulce

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10
Dic

Menefreghismo e pressapochismo

Giusto 10 giorni fa i rapallesi si sono trovati una sorpresa sotto l’albero. Letteralmente sotto l’albero, visto che si tratta della chiusura al traffico di piazza Molfino (la piazza “della stazione”) e della creazione di una fila di parcheggi zona disco 10 minuti, il tutto attorno al tradizionale albero di Natale che da anni si installa in questo sito. E’ stata messa in opera una fila di dissuasori, gli opportuni cartelli stradali, è stata tracciata la segnaletica orizzontale (le “strisce”) indicante i nuovi parcheggi paralleli alle corsie di transito.

E a questo punto è emerso il menefreghismo di questa Amministrazione prima di tutto verso i cittadini che devono andare a prendere qualcuno che arriva col treno, che non hanno più spazio dove accostare (i 10 minuti della zona disco sono teorici, in quanto i vigili pattugliano in ben altre zone della città). Ma il menefreghismo più grave è verso i disabili: nella nuova sistemazione non è previsto alcun parcheggio dedicato a loro! Eppure non sarebbe stato così difficile ricavare due stalli negli spazi adiacenti alla stazione. Ma si sa che Rapallo non ha mai pensato e continua a non pensare ai disabili, agli anziani che hanno difficoltà a camminare, alle mamme e ai papà con i passeggini.

 

Nemmeno il tempo per metabolizzare questo cambiamento ed ecco che si cambia di nuovo. In meglio? No, in peggio! Dopo esattamente nove giorni si toglie buona parte dei parcheggi a zona disco per farci un aiola. E qui emerge il pressapochismo: è possibile che appena fatto un lavoro lo si debba disfare? L’aiola appare essere definitiva e non solo un addobbo natalizio, visto che per realizzarla è stato asportato l’asfalto.

All’oggi abbiamo una piazza pedonalizzata (per fare spazio al cantiere di ristrutturazione della stazione), parcheggi pubblici cancellati, nessun parcheggio per disabili in un luogo così importante e, cosa peggiore, nessuno spazio per accostare temporaneamente in attesa di viaggiatori in arrivo.

 

Inutile evidenziare l’assurdità della condotta dell’Amministrazione: in presenza di una cronica mancanza di parcheggi se ne cancellano in favore di inutili aiole la cui cura sarà un ulteriore onere per i pochi giardinieri comunali. In presenza di immobili comunali che cadono a pezzi, primi fra tutti quelli che ospitano le scuole, si impiegano maestranze per fare, ribadiamo, inutili aiole.

Del resto il consigliere delegato “alle aiole” proprio pochi giorni fa ha diramato un comunicato stampa in cui esalta il lavoro dei giardinieri per il Natale, rendendo evidente il suo avere in mano il partito e l’intera maggioranza, dimostrando di non tener in dovuto conto le vere priorità espresse dai cittadini (dimenticando di essere stato eletto in “democrazia”) e, soprattutto, esplicitando il vero e unico criterio di azione di questa Amministrazione: salvare l’immagine a discapito della sostanza. Come dicevano i nostri antichi: “addossu lisciu lisciu e sutta…”.

 

Rapallo, 10 dicembre 2011

 

Il Direttivo del Circolo della Pulce.

1
Mar

Convocazione Assemblea Pubblica

Gentili Soci, Simpatizzanti e amici,

si comunica che è stata fissata per la data di martedì 15 Marzo 2011 ASSEMBLEA pubblica del Circolo della Pulce. L’assemblea si terrà presso la sala riunioni dell’Hotel Riviera alle ore 21; seguiranno a breve informazioni più dettagliate.

Ringraziando, ricordiamo che in tale Assemblea sarà anche votato il Direttivo definitivo del Circolo e i Revisori dei Conti.

Un saluto e un grazie a tutti.
Il Direttivo


4
Ott

Rapallo o Sparta?

Domenica scorsa, 3 ottobre, anche noi, nel nostro piccolo, abbiamo voluto celebrare l’ottava giornata nazionale per l’abbattimento delle barriere architettoniche. L’abbiamo fatto passeggiando per la nostra città con una persona temporaneamente su sedia a rotelle e una mamma con un passeggino, in modo da verificare e documentare cosa vuol dire non essere agili e in piena forma a Rapallo.

La conformazione del territorio ligure è la scusa più utilizzata per giustificare le gravi mancanze che la nostra città presenta in questo campo, ma in realtà è una questione culturale e civile. E’ indubbiamente impensabile che un disabile si possa arrampicare sulle colline percorrendo creuze e scalinate, ma la città in fondovalle dovrebbe essere perfettamente accessibile in ogni punto. Invece in tutto l’agglomerato urbano centrale, dal centro “più curato” alla periferia estrema, le strade sono un percorso di guerra: marciapiedi sconnessi o addirittura assenti, attraversamenti pedonali senza rampe di raccordo, strade con scalini “inutili”. Dobbiamo purtroppo constatare che la coscienza civile che nel ventunesimo secolo, in un Paese evoluto, dovrebbe essere patrimonio comune e che considera l’assenza di barriere architettoniche una cosa normale a Rapallo non è arrivata. E quando si parla di barriere architettoniche non ci si riferisce soltanto a chi ha la sfortuna di trovarsi su una sedia a rotelle: come detto ci ha accompagnato anche una madre che spingeva il passeggino del figlio, ma il problema è sentito anche dagli anziani, da chiunque abbia difficoltà a camminare. Lo abbiamo sperimentato: un disabile non accompagnato non riesce a spostarsi a Rapallo (e per farlo deve avere un accompagnatore aitante!). E spingere un passeggino è molto difficoltoso: gradini da salire e scendere, manovre millimetriche da fare quando si incrocia un altro passeggino in uno dei tanti marciapiedi stretti, mani ben salde da tenere entrambe sul manubrio per gestire la carrozzina tra le buche.

La conformazione del territorio, si diceva… ma cosa c’entra la ripidità delle colline con la mancanza di rampe di raccordo in corrispondenza degli attraversamenti pedonali? Ecco pronta l’altra scusa che di questi tempi va per la maggiore: il patto di stabilità! Non ci sono soldi. Ma il marciapiede di corso Italia, in corrispondenza delle “case storte” ora ricostruite, è stato appena rifatto: perchè non è stata fatta la rampa di raccordo? Non è questione di orografia nè di disponibilità finanziarie: manca la volontà di realizzare una città accessibile, manca l’attenzione per i più deboli. Lo si vede dai piccoli particolari: in molti casi anche in presenza delle rampe di raccordo queste finiscono con un gradino che per quanto basso possa essere è un ostacolo insormontabile per un disabile.

Questa nostra passeggiata aveva lo scopo di sensibilizzare la cittadinanza e, soprattutto, l’Amministrazione Comunale affinchè siano cancellati tutti gli ostacoli che si presentano in città. Non rimarrà una cosa fine a sè stessa: a breve produrremo una cartografia su cui saranno riportati tutti i punti critici ed essa sarà trasmessa agli uffici comunali. Invitiamo inoltre tutti i cittadini a segnalarci le altre barriere architettoniche esistenti negli altri quartieri, in modo che la cartografia possa venire in seguito completata ed aggiornata e si arrivi ad una città più vivibile.

Il Direttivo del Circolo della Pulce.

 

30
Set

Depuratore di Via Betti, il Circolo della Pulce precisa

«Ieri sera finalmente il Comune ha reso pienamente pubbliche le proprie intenzioni e i dati del progetto del depuratore in via Betti. I tecnici di IRES hanno ampiamente esposto tutti gli aspetti legati all’opera prevista. Purtroppo, però, dobbiamo riscontrare che lo studio sui siti alternativi è stato condotto in modo chiaramente mirato a giustificare la scelta di via Betti: sono stati approfonditi siti chiaramente inidonei (campo Macera, zona dei bagni Lido, area attigua alla prima buca del Golf) mentre altri siti che meritavano maggiore considerazione sono stati liquidati in poche battute. Soprattutto mancava una dettagliata e ampia verifica economica delle diverse soluzioni: creare una condotta per decentrare il depuratore costa davvero di più dei lavori speciali necessari per inserirlo tra le case e la ferrovia, interrandolo completamente? Tutto il ragionamento rispetto a tale questione è stato ridotto al “se mi sposto devo portarci i tubi, mentre in via Betti arrivano già i tubi della fognatura e ho già il tubo che butta tutto in mare”. Sinceramente ci pare troppo semplicistico e miope, stiamo parlando di un opera da quasi 40 milioni di euro! E’ assolutamente mancata un’analisi delle implicazioni urbanistiche dell’opera. Spostare anche la parte di impianto oggi già presente costa, ma attuando questo spostamento si potrebbero ricavare circa 100 posti auto coperti praticamente a costo zero. E’ stata presa in considerazione questa voce positiva nel bilancio globale dell’opera? Plaudiamo agli esponenti della minoranza che sono intervenuti tutti in modo chiaro e preciso, nel poco tempo a loro disposizione e li invitiamo a collaborare per cercare una soluzione alternativa. Sì, una soluzione alternativa, un altro sito idoneo che non sia via Betti. Perchè nonostante il terrorismo che l’Amministrazione fa sulla tempistica di realizzazione dell’opera non è vero che nel 2015 scatterà automaticamente la sanzione da parte dell’Unione Europea: il tempo a disposizione non è infinito, ma nonostante i mesi persi da questa Amministrazione con la sua condotta omertosa e poco trasparente (l’esposizione del progetto è avvenuta in un consiglio straordinario richiesto dalla minoranza!!) si può ancora tranquillamente rivedere l’ubicazione dell’opera e fare il relativo progetto. Abbiamo interpellato funzionari della Commissione di Bruxelles e ci hanno spiegato cose molto interessanti che provvederemo a breve ad inserire in un comunicato più dettagliato».

22
Set

Parole immobili sull’immobilismo

Riscontriamo con piacere l’inversione delle pratiche attuata nel Consiglio Comunale di ieri sera, così come avevamo richiesto. Ora ci aspetta la seduta straordinaria di martedì prossimo con l’Ordine del Giorno presentato dalla minoranza: molti temi interessanti e importanti lo compongono ma pensiamo manchi il più urgente e rilevante per la città in questo momento: la previsione di localizzare il depuratore in pieno centro cittadino. Nella trattazione dell’interpellanza ieri sera sia l’interpellante che l’interpellato, quindi sia minoranza che maggioranza, hanno convenuto che la questione meriterebbe un’ampia discussione; facciamo pertanto un appello a tutti i consiglieri perchè venga inserito al primo punto dell’ordine del giorno del Consiglio di martedì prossimo. Contemporaneamente chiediamo alla minoranza di ritirare l’attuale primo punto: davvero non capiamo l’utilità di perdere ulteriore tempo a discutere dell’immobilismo della Giunta. Come abbiamo già avuto modo di scrivere si può facilmente prevedere che la discussione sarà soltanto un esercizio formale di schermaglie oratorie che con buona probabilità si trasformerà in “caciara”. Perchè perdere tempo quando ci sono questioni vitali per la città (depuratore, alberghi, appalti) da discutere? Crediamo di interpretare il pensiero della maggior parte dei cittadini chiedendo che vengano veramente affrontati i problemi della città lasciando fuori dalle stanze dove si decide il futuro della città le polemiche sterili.

19
Set

E i pedoni ? (2)

Leggiamo oggi la puntualizzazione dell’Ufficio Stampa di Società Autostrade secondo il quale il marciapiede e le strisce pedonali all’inizio di via S.Pietro non sono di loro competenza. Evidentemente nel progetto non erano comprese, ma ci chiediamo come si possa terminare un progetto di viabilità su una linea immaginaria e non arrivare nemmeno a fare l’indispensabile per i pedoni pochi metri più in là. Sappiamo che la competenza di Società Autostrade è solo su piazzale Genova, ma non capiamo perchè se il progetto ha compreso anche lo svincolo via Puchoz-via Arpinati-via Tre Scalini (ben lontano da piazzale Genova) perchè i primi dieci metri di via S.Pietro ne siano rimasti fuori. Se non andiamo errati la Società Autostrade ha realizzato anche la bretella all’interno del Poggiolino e anche lì è terreno comunale.

Ma quello che proprio non riusciamo a spiegarci è come mai il Comune non ha verificato che il progetto avesse un ambito di applicazione sufficientemente ampio. E comunque non è ammissibile lo scaricabarile: il marciapiede e le strisce sono indispensabili, che il Comune provveda! Ci propineranno anche questa volta la tiritera del patto di stabilità? Non hanno nemmeno i soldi per un po’ di pittura bianca sull’asfalto? Se ci vuole troppo per fare il marciapiede basterebbe almeno una zebratura in adiacenza alla ringhiera del torrente, ma è inaccettabile lasciare i pedoni in mezzo al nulla. A tal riguardo ci hanno detto che funzionari comunali avrebbero affermato che finchè non ci sarà il marciapiede non si potrà tracciare l’attraversamento pedonale: speriamo davvero che siano stati fraintesi!.

L’assessore magnifica la sicurezza raggiunta col progetto, ma i pedoni (e gli abitanti della zona) evidentemente sono un particolare insignificante.

14
Set

E i pedoni?

Già un paio di mesi fa siamo intervenuti sulla viabilità di piazzale Genova proponendo un correttivo alla viabilità esistente in allora per migliorare la situazione critica in uscita dal casello autostradale che già si era presentata. Nonostante la proposta sia stata regolarmente protocollata non abbiamo ricevuto nessuna risposta. Al contrario, in tempi successivi, è stata apportata una modifica in senso opposto: le corsie della rotonda antistanti il casello sono state ridotte da due ad una per cui oggi chi una volta uscito dall’autostrada vuole immettersi nella rotonda deve fermarsi anche per chi gira attorno all’aiola centrale per ritornare in direzione centro, quando invece potrebbe affiancarsi ad esso, agevolando lo smaltimento della coda del casello (come da nostra proposta).

Gli interventi del Circolo della Pulce sono sempre volti ad evidenziare le cose che non vanno e a richiedere e proporre correttivi: chi dice che siamo qui solo per criticare evidentemente non legge con attenzione quanto noi scriviamo o lo fa in malafede per screditarci. Anche in questo caso non abbiamo criticato a prescindere l’intero progetto (come fanno altri), ma ne abbiamo rilevato le problematiche ed abbiamo pensato a correttivi. Oggi noi chiediamo a questa Amministrazione di riesaminare la nostra costruttiva proposta perchè i problemi per chi esce dal casello sono oggettivi e colpiscono prima di tutto i cittadini di Rapallo.

Ugualmente oggettiva è la pericolosità dell’ultimo tratto di via Arpinati! L’assessore rimarca che il nuovo sistema viabilistico è più sicuro ma se questo è vero per piazzale Genova, lo stesso non si può dire per la strada suddetta. La fila di parcheggi inserita sul lato sinistro della via, inframezzata anche da un passo carrabile, limita la visibilità (tanto più che il ponte sul torrente S.Pietro è in corrispodenza di un dosso) e la presenza di auto che devono parcheggiare crea rallentamenti in un tratto in cui le auto tendono ad accelerare, con un elevato rischio di tamponamenti o incidenti dovuti a repentini cambi di corsia. A ciò è da aggiungere che le auto che devono uscire da questo parcheggio lo fanno senza la completa visibilità delle auto sopraggiungenti in quanto il tratto stradale è leggermente in curva! Richiediamo pertanto la cancellazione di questi parcheggi.

Con questo comunicato intendiamo, infine, segnalare una grave situazione di pericolosità dovuta ad un’incompleta realizzazione del progetto: dagli elaborati redatti dalla Società Autostrade risulta che all’inizio di via S.Pietro avrebbe dovuto essere prolungato il marciapiede presente sul ponte sul torrente, fino al punto in cui avrebbero dovuto essere tracciato un attraversamento pedonale per raggiungere il marciapiede esistente sull’altro lato (è da rimarcare che in questo tratto vi è anche la fermata dell’autobus). Purtroppo rileviamo che nè il marciapiede, nè l’attraversamento pedonale sono stati realizzati per cui all’oggi chi voglia raggiungere S.Pietro a piedi o chi scende dall’autobus alla prima fermata di via S.Pietro si trova sul ciglio della strada, addossato al parapetto verso il fiume, senza alcuna protezione dal traffico e senza la possibilità di attraversare in condizioni di sicurezza. Perchè non è stata realizzata questa parte di progetto? Perchè l’Amministrazione non ha controllato che venisse realizzata da parte della Società Autostrade? E chiediamo anche perchè nonostante l’allargamento di via S.Pietro sia stato realizzato ormai da mesi non sia ancora stata tracciata la segnaletica orizzontale per tutto il tratto della strada fino alla piscina comunale.

Insieme a questo comunicato abbiamo redatto una segnalazione che viene inviata ufficialmente all’Amministrazione, nella speranza che essa possa urgentemente intervenire per ovviare a queste situazioni di pericolosità presenti in via Arpinati e in via S.Pietro.

Giovanni Raggio
Presidente del Circolo della Pulce