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Articoli taggati ‘via Betti’

30
Set

Rapallo, quel depuratore non va giù

Dopo le spiegazioni dei tecnici in consiglio comunale, il Circolo della Pulce è ancora critico: “Gli altri siti posibili sono stati esaminati solo nell’ottica di confermare il progetto di via Betti”.
Malgrado il voto favorevole del consiglio comunale, a Rapallo non si chiude la polemica sulla scelta di via Betti come sito dove realizzare il futuro depuratore, con lavori, sulla carta, previsti già alla fine di quest’anno. A schierarsi al fianco dei residenti, che protestano vivacemente, è il Circolo della Pulce, che commenta: “Dobbiamo riscontrare che lo studio sui siti alternativi è stato condotto in modo chiaramente mirato a giustificare la scelta di via Betti: sono stati approfonditi siti chiaramente non idonei, come il campo Macera, la zona dei bagni Lido, l’area attigua alla prima buca del golf, mentre altri siti che meritavano maggiore considerazione sono stati liquidati in poche battute. Soprattutto mancava una dettagliata e ampia verifica economica delle diverse soluzioni”.
Redazione Radio Aldebaran – www.radioaldebaran.it Tutti i diritti riservati

30
Set

Depuratore di Via Betti, il Circolo della Pulce precisa

«Ieri sera finalmente il Comune ha reso pienamente pubbliche le proprie intenzioni e i dati del progetto del depuratore in via Betti. I tecnici di IRES hanno ampiamente esposto tutti gli aspetti legati all’opera prevista. Purtroppo, però, dobbiamo riscontrare che lo studio sui siti alternativi è stato condotto in modo chiaramente mirato a giustificare la scelta di via Betti: sono stati approfonditi siti chiaramente inidonei (campo Macera, zona dei bagni Lido, area attigua alla prima buca del Golf) mentre altri siti che meritavano maggiore considerazione sono stati liquidati in poche battute. Soprattutto mancava una dettagliata e ampia verifica economica delle diverse soluzioni: creare una condotta per decentrare il depuratore costa davvero di più dei lavori speciali necessari per inserirlo tra le case e la ferrovia, interrandolo completamente? Tutto il ragionamento rispetto a tale questione è stato ridotto al “se mi sposto devo portarci i tubi, mentre in via Betti arrivano già i tubi della fognatura e ho già il tubo che butta tutto in mare”. Sinceramente ci pare troppo semplicistico e miope, stiamo parlando di un opera da quasi 40 milioni di euro! E’ assolutamente mancata un’analisi delle implicazioni urbanistiche dell’opera. Spostare anche la parte di impianto oggi già presente costa, ma attuando questo spostamento si potrebbero ricavare circa 100 posti auto coperti praticamente a costo zero. E’ stata presa in considerazione questa voce positiva nel bilancio globale dell’opera? Plaudiamo agli esponenti della minoranza che sono intervenuti tutti in modo chiaro e preciso, nel poco tempo a loro disposizione e li invitiamo a collaborare per cercare una soluzione alternativa. Sì, una soluzione alternativa, un altro sito idoneo che non sia via Betti. Perchè nonostante il terrorismo che l’Amministrazione fa sulla tempistica di realizzazione dell’opera non è vero che nel 2015 scatterà automaticamente la sanzione da parte dell’Unione Europea: il tempo a disposizione non è infinito, ma nonostante i mesi persi da questa Amministrazione con la sua condotta omertosa e poco trasparente (l’esposizione del progetto è avvenuta in un consiglio straordinario richiesto dalla minoranza!!) si può ancora tranquillamente rivedere l’ubicazione dell’opera e fare il relativo progetto. Abbiamo interpellato funzionari della Commissione di Bruxelles e ci hanno spiegato cose molto interessanti che provvederemo a breve ad inserire in un comunicato più dettagliato».

22
Set

Depuratore in Via Betti e farmacia comunale: ieri sera discussione in Consiglio

Armando Ezio Capurro ha presentato un’interpellanza sul depuratore, alla quale ha risposto il consigliere Gerolamo Giudice. Della vicenda si tornerà probabilmente a parlare nel corso della seduta già convocata per martedì della prossima settimana.
Il consigliere Eugenio Brasey ha invece annunciato che la farmacia comunale aprirà probabilmente a fine anno, nei locali affittati vicino al casello autostradale.

E’ finalmente approdato in Consiglio Comunale il tema del depuratore di Rapallo, che dovrebbe essere costruito nella centrale zona di Via Betti, ora occupata da un parcheggio. Sul tema ieri sera in Consiglio ha presentato un’interpellanza il consigliere Armando Ezio Capurro, critico in merito al sito scelto. Ha risposto il consigliere delegato all’ambiente Gerolamo Giudice, sostenendo che quello del depuratore è un treno da non perdere, anche perché sono in ballo ingenti fondi FAS, senza però entrare nel merito del sito che dovrebbe ospitare l’impianto. Una risposta definita “fumosa” da Capurro, il quale stamattina ha depositato la richiesta che del depuratore si torni a parlare nel corso del Consiglio già convocato per martedì della prossima settimana. Il comitato “anti depuratore in Via Betti” intanto resta sul piede di guerra.

Nel corso della seduta di ieri sera il Consiglio Comunale ha inoltre revocato una delibera del 2009 che prevedeva l’istituzione di una società mista per la gestione della farmacia comunale. Il consigliere delegato Eugenio Brasey ha annunciato che la farmacia sarà interamente di proprietà pubblica e che aprirà i battenti entro il mese di dicembre, nei locali affittati nei pressi del casello autostradale. Il piano economico prevede tre dipendenti, un organico giudicato insufficiente dal consigliere Capurro, secondo il quale per consentire il regolare funzionamento della farmacia di dipendenti ne servirebbero almeno cinque.

A Rapallo torna intanto ad intervenire il Circolo della Pulce, il gruppo nato su Facebook che negli ultimi mesi ha spesso commentato la vita politica cittadina, per applaudire l’inversione dell’ordine del giorno attuata ieri sera, come richiesto negli scorsi giorni dal Circolo. Che ora inizia già a pensare al Consiglio di martedì prossimo, chiedendo che al primo punto dell’ordine del giorno figuri proprio la questione del depuratore. Il Circolo invita poi la minoranza a ritirare il primo punto attualmente previsto, relativo all’immobilismo della Giunta. “Si può facilmente prevedere – commenta il direttivo del Circolo – che la discussione sarà soltanto un esercizio formale di schermaglie oratorie che con buona probabilità si trasformerà in caciara. Perché perdere tempo quando ci sono questioni vitali per la città da discutere?”.

Redazione Radio Aldebaran – www.radioaldebaran.it Tutti i diritti riservati

22
Set

Rapallo: “Portiamo il depuratore in Consiglio”

Riscontriamo con piacere l’inversione delle pratiche attuata nel Consiglio Comunale di ieri sera, così come avevamo richiesto. Ora ci aspetta la seduta straordinaria di martedì prossimo con l’Ordine del Giorno presentato dalla minoranza: molti temi interessanti e importanti lo compongono ma pensiamo manchi il più urgente e rilevante per la città in questo momento: la previsione di localizzare il depuratore in pieno centro cittadino.

Nella trattazione dell’interpellanza ieri sera sia l’interpellante che l’interpellato, quindi sia minoranza che maggioranza, hanno convenuto che la questione meriterebbe un’ampia discussione; facciamo pertanto un appello a tutti i consiglieri perchè venga inserito al primo punto dell’ordine del giorno del Consiglio di martedì prossimo. Contemporaneamente chiediamo alla minoranza di ritirare l’attuale primo punto: davvero non capiamo l’utilità di perdere ulteriore tempo a discutere dell’immobilismo della Giunta.

Come abbiamo già avuto modo di scrivere si può facilmente prevedere che la discussione sarà soltanto un esercizio formale di schermaglie oratorie che con buona probabilità si trasformerà in “caciara”. Perchè perdere tempo quando ci sono questioni vitali per la città (depuratore, alberghi, appalti) da discutere? Crediamo di interpretare il pensiero della maggior parte dei cittadini chiedendo che vengano veramente affrontati i problemi della città lasciando fuori dalle stanze dove si decide il futuro della città le polemiche sterili.

Tigullio News 22 settembre 2010

12
Lug

Depuratore: davanti a questa follia ogni altra polemica diventa insignificante

A marzo è stata data notizia dell’accordo tra Comune ed Enti e Società istituzionalmente interessate per la realizzazione di un depuratore a Rapallo. Una notizia passata quasi inosservata: nessuna enfasi particolare nonostante la grossa somma in gioco, soltanto qualche accenno alla necessità dell’impianto per adeguarsi alle normative e per avere un mare pulito e balneabile. Molti pensarono ad un intervento di adeguamento dell’impianto esistente sito sotto il parcheggio di piazzale Daneri (che, ricordiamolo, è solo un impianto di primo trattamento, non un depuratore). Le reali dimensioni dell’opera sono state accuratamente celate.

Soltanto grazie all’azione dell’appena costituito Comitato i cittadini hanno potuto conoscere che cosa è previsto e cioè un depuratore idoneo per servire 90.000 abitanti da realizzarsi non al posto dell’impianto esistente, ma nella parte bassa del parcheggio, cioè quella con accesso diretto da via Betti con posti liberi, zona merci e parcheggi per residenti. Tutta quest’area, che misura circa 70 metri per 25, verrà scavata per una profondità di oltre 10 metri per realizzare il vano che ospiterà gli impianti di trattamento. Un opera faraonica, da realizzarsi in 5 anni, tra il 2010 e il 2015… sì, 2010, perchè l’inizio dei lavori è previsto per dicembre!

Ricapitoliamo i pochi dati che si sono riusciti a sapere: depuratore per 90.000 persone, da realizzarsi interrato, in un’area di 70 metri per 25, 10 metri sotto l’attuale livello del parcheggio e cioè fino ad una quota di 6 metri più bassa del fondo del vicino torrente S.Francesco. Un volume di scavo di oltre 20.000 metri cubi di terra da portare via con oltre 3000 camion. Almeno 600 autobetoniere (di quelle grosse!) per portare il calcestruzzo necessario per le opere di fondazione, contenimento e copertura.

Non si tratta assolutamente un problema di chi abita vicino all’impianto, ma la rilevanza è per tutta la città!

Ci sono tre questioni che ci lasciano interdetti:

il metodo con cui il Comune ha portato avanti la pratica;
l’opportunità di ubicare un impianto di depurazione fognaria in pieno centro, in un’area ad altissima densità edificata;
i disagi che questa ubicazione comporterà durante l’esecuzione dei lavori.
Il Comune ha usato metodi degni della Corea del Nord. Gli abitanti della zona hanno richiesto documentazione, ma hanno incontrato fortissime resistenze. A quanto pare non hanno avuto il progetto completo, ma soltanto pochi estratti in base ai quali l’entità dell’opera era comprensibile solo da tecnici. Il tutto è passato sotto silenzio, con pochi comunicati stampa che non davano notizie su come sarebbe stato l’impianto. Solo dopo le continue insistenze delle persone che sabato scorso hanno fondato il Comitato è stata fatta una riunione invitando soltanto alcuni di loro e vietando l’ingresso ad ogni altro cittadino. Il Comune ha sminuito le dimensioni dell’opera ed ha portato come esempio il depuratore genovese di Quinto, che ha la stessa tecnica depurativa: peccato che pochi giorni gli organi di stampa hanno dato risalto alle proteste degli abitanti della delegazione genovese, assediati dai miasmi provenienti dal depuratore (e ricordiamo che esso è per 56.000 abitanti, cioè poco più della metà rispetto a quello progettato a Rapallo, ed è sito in posizione ben più defilata rispetto alle abitazioni!).

Un’opera di questa importanza deve essere preventivamente condivisa con la popolazione, l’ubicazione deve essere concordata, scelta tra diverse possibilità! Invece siamo davanti all’opera definitivamente progettata, approvata e in buona parte finanziata.

L’ubicazione appare semplicemente folle. Un depuratore per 90.000 persone realizzato nel bel mezzo di case e palazzi, nella zona più densamente edificata della città. Un depuratore è una macchina biologica che ha bisogno di tempi di avviamento e che in presenza di qualsiasi problema causa miasmi insopportabili, per non parlare della potenziale presenza di elementi inquinanti e tossici. Anche ragionando cinicamente, non si tratta di una zona periferica degradata, ma del centro: a un centinaio di metri c’è il castello sul mare, simbolo della città, la passeggiata a mare, il centro storico, la collina di S.Bartolomeo (cioè una delle zone residenziali di maggior pregio). Ed è anche un’area urbanisticamente strategica, una delle poche aree rimaste libere all’interno del tessuto urbano: non la si può sacrificare per un depuratore.

Legati all’ubicazione sono gli enormi disagi provenienti dalla realizzazione dei lavori: la zona è difficilmente raggiungibile, soprattutto per i mezzi pesanti a causa delle ridotte altezze dei sottopassi ferroviari. Dal semplice calcolo geometrico dell’area interessata risulta che ci vorranno circa 3000 camion per asportare tutto il materiale di scavo: dove passeranno? Raggiungeranno via Bolzano percorrendo contromano via Mameli (con la necessità di vigili e interruzione del traffico)? Oppure attraverseranno tutto il centro? Sempre, comunque, passando davanti alle principali scuole cittadine.
Non dimentichiamoci, inoltre, che l’area oggi ospita uno dei più importanti parcheggi per il centro: circa 200 posti auto tra posti liberi, a rotazione, per residenti e zone merci. Come farà la città a sopportare la loro mancanza per diversi anni?

Non si tratta di sopportare qualche disagio per un po’, per poi avere un’opera valida per la città! E non si tratta di dire solo no: questa decisione scellerata è certamente frutto della miopia dell’Amministrazione comunale. In quel luogo converge tutta la rete fognaria cittadina per cui, molto grettamente, avranno pensato che fosse il luogo migliore (probabilmente nemmeno loro hanno compreso l’entità dell’opera!). Ma la differenza di costo tra l’impianto interrato e uno chiuso in un capannone fuori terra è pari a non meno di 1 milione di euro: con questa cifra si poteva anche costruire un collettore che portasse la fogna in un luogo più idoneo, fuori da zone edificate.

Il Circolo della Pulce farà tutto quanto possibile per sensibilizzare la città al fine di spostare un impianto sicuramente indispensabile per la città, ma da realizzare in luogo più idoneo.
Da un punto di vista politico è molto forte la tentazione di chiedere il perchè del colpevole silenzio delle forze di minoranza, solitamente molto attente ad ogni piccola cosa che accade a Rapallo e che coinvolge l’Amministrazione, ma visto il rischio che sta correndo la nostra comunità, il nostro senso di responsabilità ci detta un appello a tutte le forze politiche, economiche, sociali, a tutti gli uomini di buona volontà, perchè si mobilitino affinchè questa decisione scellerata venga cancellata e si possa giungere ad una soluzione migliore.

Il Direttivo del “Circolo della Pulce”

La zona dove è previsto venga costruito il depuratore individuata dalla funivia

12
Lug

Depuratore un altro no dal Circolo della Pulce

Depuratore un altro no dal Circolo della Pulce

Il secolo XIX (12.07.2010)